«Ulivo 2.0 naufraga, un disastro causato da Ruta», Minotti si dimette da Sinistra Italiana

Malpancisti sab 24 marzo 2018
Politica di La Redazione
1min
Angelo Minotti ©Personale
Angelo Minotti ©Personale

TERMOLI. Una nostra vecchia conoscenza, Angelo Minotti, è tra i delusi della svolta unificata nel centrosinistra. Deluso al punto da dimettersi da responsabile organizzativo regionale di Sinistra Italiana.

«L'Ulivo 2.0 è stato un disastro. La sinistra si dia un progetto e costruisca un rapporto di fiducia con i cittadini. Nei giorni scorsi, prima della convergenza su Carlo Veneziale come candidato alla presidenza della Regione, mi sono dimesso dalla carica di responsabile organizzativo regionale di Sinistra Italiana.

L'ho fatto con questa lettera, inviata ai vertici regionali e nazionali del partito:

"Le elezioni regionali che si terranno il prossimo 22 aprile non promettono niente di buono per il mio Molise e per la sinistra nella quale milito da sempre.

Si prospetta una sconfitta che è stata preparata quando, con la creazione dell'Ulivo 2.0, la sinistra si è messa a disposizione del senatore Roberto Ruta che stava combattendo una guerra privata contro il suo ex pupillo Paolo Di Laura Frattura.

Ho detto più volte che non condividevo una battaglia senza validi obiettivi e senza una strategia convincente. Ho mandato messaggi scritti ai responsabili nazionali e regionali del mio partito, ma non ho ufficializzato il mio profondo dissenso perché speravo in un ravvedimento e in un cambio di rotta.

Speravo che la sinistra non si mettesse completamente nelle mani di un parlamentare che rispetto, ma che non ha mai avuto nulla a che fare con la sinistra.

Ora è tutto chiaro. Sinistra Italiana e Liberi & Uguali sono stati inghiottiti da Ulivo 2.0 che li porta velocemente verso il dirupo. A questo punto scendo da un treno impazzito, ma non rinuncio a combattere per i miei valori di sempre. Lo faccio con queste dimissioni da responsabile organizzativo regionale di Sinistra Italiana che mi procurano un profondo dolore, ma che sono inevitabili e irrevocabili”.

La presentazione delle liste, che avviene questa mattina, certifica che avevo ragione. La spedizione dei "mille garibaldini" è naufragata e il condottiero Ruta è stato giustamente restituito al suo lavoro.

La sinistra non può, per parte sua, ritirarsi a vita privata. Deve analizzare gli errori fatti e trarne le dovute conclusioni, se vuole evitare di ripeterli in futuro».

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