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Berlusconi: "Noi siamo la nuova politica di cui l'Italia ha bisogno, fermiamo M5s"

"I grillini massacrerebbero il ceto medio a colpi di tassazione. Noi invece faremo ripartire lʼItalia. Dobbiamo affrontare una nuova sfida: quella contro il ribellismo, il giustizialismo, il pauperismo"

Berlusconi:
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"Questa è la nuova politica della quale l'Italia ha bisogno: siamo un movimento politico capace di aprirsi a società, categorie, professioni, a chi lavora, fa impresa, fa cultura o ricerca scientifica, si distingue nel volontariato".

Così Silvio Berlusconi in un videomessaggio per la convention degli Stati Generali di FI. "Il mio obiettivo è che proprio da qui, dalla trincea del lavoro, vengano in politica i protagonisti del futuro", ha quindi aggiunto.

"Fermiamo M5s, massacrerebbero ceto medio" - "Come nostri avversari ci sono il ribellismo, il pauperismo, il giustizialismo dei grillini - ha poi dichiarato -; le loro ricette economiche che devasterebbero la nostra economia, massacrerebbero in particolare il ceto medio sotto i colpi di una tassazione insostenibile. Ci sono persone che non hanno mai lavorato, che non hanno mai amministrato neppure un condominio. L'87% dei grillini prima di entrare in Parlamento non aveva mai neppure fatto una dichiarazione dei redditi. Dobbiamo fermarli".

"Far ripartire l'Italia" - Berlusconi ha poi rilanciato il "grande obiettivo" del suo partito: "Far ripartire l'Italia. Dovete lavorarci con tutte le vostre forze, solo noi ci possiamo riuscire". "Noi rappresentiamo la concretezza - ha spiegato -, la serietà, l'etica del fare, la responsabilità dei risultati. Non siamo professionisti della politica, ma donne e uomini che hanno dimostrato nella vita di saper realizzare obbiettivi concreti".

E ancora: "Noi abbiamo un programma che farà ripartire l'Italia a cominciare da un taglio generalizzato delle tasse, dalla flat tax fissata ad un'aliquota conveniente per tutti, dall'abolizione delle tasse sulla prima casa, sulla prima auto, sulle donazioni e le successioni. Dobbiamo parlare agli scettici, ai delusi, a tutti coloro che - con ottime ragioni - non credono più nella politica. Dobbiamo convincerli a tornare a credere nel futuro, nella nostra rivoluzione liberale, in un centro-destra vincente perché unito, perché concreto, perché basato sui nostri valori".