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Governo, Di Maio: "Restiamo nella Nato ma dialoghiamo con la Russia"

"Non mi preoccupa lʼaltolà degli Stati Uniti, non saremo un governo supino alla volontà di altri, lʼItalia non dice sissignore", ha sottolineato il vicepremier. Il generale Stoltenberg ribadisce: "Le sanzioni restano"

Governo, Di Maio:
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"Restiamo nella Nato e alleati degli Stati Uniti, ma portiamo avanti anche il dialogo con gli altri Paesi, come la Russia, così come è sempre stato".

Lo ha detto il ministro al Lavoro, Luigi di Maio, aggiungendo: "Non mi preoccupa l'altolà per le sanzioni alla Russia - ha aggiunto - il nostro è un governo alleato agli Stati Uniti che vuole lasciare l'Italia negli accordi, nelle alleanze, garantendo continuità a quello che è già stato".

"Non saremo un governo supino alla volontà di altri governi - ha aggiunto - hanno capito (riferendosi al tema dell'immigrazione e al negoziato sul trattato di Dublino, ndr) che in Italia non c'è un eseutivo che dice sissignore". "L'Italia ha storicamente svolto una funzione nell'ambito dell' alleanza occidentale, nell'ambito della Nato - ha concluso - ma è stato un Paese che ha saputo dialogare con i paesi dell'Est e con quelli del Mediterraneo, del Nordafrica, che ci permetteranno di risolvere anche il problema dei flussi migratori".

La Nato all'Italia: "Le sanzioni restano" - Sì al dialogo con la Russia, ma le sanzioni restano. La Nato e gli Stati Uniti dettano la linea dopo le aperture verso Mosca del governo Conte. Oggi c'è la ministeriale dell'Alleanza, a Bruxelles, dove farà il suo esordio sulla scena internazionale la neo ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Non ha usato giri di parole il segretario generale Jens Stoltenberg quando ha precisato che sulle misure contro Mosca non si torna indietro, perché le sanzioni "sono importanti" per inviare un "messaggio chiaro su ciò che la Russia ha commesso in Ucraina".

La Russia: "L'apertura sulle sanzioni è un fatto positivo" - Intanto il ministero degli Esteri russo ha fatto sapere che Mosca conta di lavorare "congiuntamente con il nuovo governo italiano nello spirito della continuita' positiva dei rapporti russo-italiani". Quanto alle sanzioni, "non siamo stati noi a introdurle ma senz'altro accoglieremmo positivamente approcci ponderati e ragionevoli". Le dichiarazioni "del presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Parlamento italiano dimostrano l'intenzione del capo del nuovo governo di cooperare con il nostro Paese: la Russia intende fare altrettanto".