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GERMANIAMinistro “vittima” della propria legge contro l’odio online

08.01.18 - 17:02
Heiko Maas, SPD, aveva dato dell’«idiota» su Twitter a uno scrittore. Ora il cinguettio è misteriosamente scomparso
Ministro “vittima” della propria legge contro l’odio online
Heiko Maas, SPD, aveva dato dell’«idiota» su Twitter a uno scrittore. Ora il cinguettio è misteriosamente scomparso

BERLINO - Solo pochi giorni fa il ministro della Giustizia tedesco Heiko Maas difendeva sulla stampa la propria legge contro i messaggi d’odio online entrata in vigore fra le critiche il 1° gennaio 2018 e nota come “Legge Facebook”. Ora, però, il politico dell’SPD sembra essere diventato una delle primissime “vittime” del suo stesso provvedimento.

Nel corso del weekend è infatti sparito dal suo profilo Twitter un tweet che potrebbe costituire a buon titolo un’infrazione della nuova legge. Come riporta la Welt, la sparizione del messaggio potrebbe essere attribuita a Maas stesso, che avrebbe fatto pulizia (con un po’ di ritardo) dei commenti compromettenti. A cancellarlo, però, potrebbe essere stato Twitter, obbligato come gli altri social network ad agire in questo modo entro 24 ore dalla ricezione di una segnalazione, pena il pagamento di multe anche milionarie.

Nel cinguettio risalente al novembre del 2010 il politico socialdemocratico redarguiva un economista, scrittore ed ex politico SPD dandogli dell’«idiota»:  «Durante la visita al Comune islamico di Saarbrücken mi è di nuovo chiaro quanto è idiota Sarazin», scriveva l’allora non ancora ministro della Giustizia Maas riferendosi a Thilo Sarrazin (questa l’ortografia corretta), reo di essersi espresso in un suo recente libro sul tema dell'immigrazione dai Paesi a maggioranza musulmana.  

Interrogato dalla Bild, il Ministero della giustizia tedesco ha detto di non essere responsabile per la cancellazione del tweet mentre Maas si è limitato a dichiarare che oggi non scriverebbe più una cosa simile. Contattato dalla Welt per un chiarimento, nel momento in cui scriviamo Twitter non ha ancora commentato sull’accaduto.

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