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REGNO UNITODipendente di Oxford sospeso per i suoi legami col jihadismo

30.10.17 - 22:23
L'uomo, sui 35 anni, aveva già trascorso due anni e mezzo di carcere in Italia
Keystone
Dipendente di Oxford sospeso per i suoi legami col jihadismo
L'uomo, sui 35 anni, aveva già trascorso due anni e mezzo di carcere in Italia

LONDRA - L'università di Oxford ha sospeso un suo dipendente in ambito non accademico per i suoi legami col jihadismo: l'uomo sui 35 anni, di cui il Daily Telegraph non rivela l'identità, aveva trascorso due anni e mezzo in un carcere in Italia, nelle Marche, dopo essere finito in manette nel marzo 2012 in un raid anti-terrorismo coordinato dalle autorità di Cagliari.

Il quotidiano lascia intendere che si possa trattare di un italiano descrivendo l'uomo come un convertito all'Islam dopo un matrimonio con una cittadina marocchina. L'ateneo ha riferito di aver immediatamente contattato la polizia inglese dopo aver scoperto i trascorsi dell'individuo - che avrebbe scontato la sua pena detentiva per aver raccolto e diffuso materiale jihadista fra cui le istruzioni per organizzare attentati - e di aver avviato una inchiesta interna.

L'uomo, di professione operaio, finì in un'inchiesta della Divisione distrettuale antiterrorismo di Cagliari per aver spedito via internet un manuale per la costruzione di una bomba simile a quella usata negli attacchi alla maratona di Boston. Venne arrestato nella primavera del 2012, sembra mentre si apprestava a fuggire in Marocco.

In particolare, venne accusato di aver condiviso su internet, attraverso siti e forum, una rivista vicina ad al Qaeda, con all'interno la guida per la costruzione della bomba artigianale.

A conferma della tesi accusatoria anche alcune conversazioni, trovate nel computer di un familiare, nelle quali l'operaio marchigiano era sembrato consapevole dei rischi legati alla diffusione sul web dei manuali di costruzione degli ordigni.

L'inchiesta della magistratura di Cagliari portò all'iscrizione nel registro degli indagati di una decina di persone, accusate di aver attivato su internet, attraverso siti e forum, una vera e propria rete di addestramento, traducendo manuali operativi e diffondendo materiale inneggiante la Jihad ed il martirio attraverso attentati terroristici.

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