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ISRAELEScontri a Gaza, prima vittima

08.12.17 - 15:45
Un manifestante palestinese è rimasto ucciso oggi negli scontri con l'esercito israeliano. I feriti sono almeno 250
Keystone
Scontri a Gaza, prima vittima
Un manifestante palestinese è rimasto ucciso oggi negli scontri con l'esercito israeliano. I feriti sono almeno 250

GERUSALEMME - Un manifestante palestinese è rimasto ucciso oggi negli scontri con l'esercito israeliano nei pressi della linea di demarcazione con Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità della Striscia, citato dalla Maan, spiegando che Mahmoud al-Masri (30 anni) «è stato ucciso dall'occupazione a est di Khan Younis». Il ministero, secondo la stessa fonte, ha detto che i medici hanno trattato 250 feriti.

L'Imam: «Bloccate la decisione di Trump» - Il Grande Imam di al-Azhar, Ahmed Al Tayyib, massima espressione dell'islam sunnita, si è appellato ai leader e governi dei Paesi del mondo islamico, alla Lega Araba, all'Organizzazione della Cooperazione Islamica e alle Nazioni Unite affinché agiscano «presto» e con decisione per «bloccare l'applicazione della decisione Usa di trasferire l'ambasciata americana a Gerusalemme». Lo riferisce l'agenzia egiziana Mena citando un comunicato.

50 arresti in Cisgiordania - Nel corso dei disordini avvenuti in Cisgiordania fra ieri sera ed oggi la polizia israeliana ha fermato oltre 50 persone sospettate di aver partecipato a violenze, come lanci di sassi o di bottiglie incendiarie. Lo ha reso noto Micky Rosenfeld, un portavoce della polizia israeliana. La polizia - ha aggiunto - resta in forze a Gerusalemme e in Cisgiordania per garantire l'ordine pubblico.

Per quanto riguarda le preghiere nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme - che rischiavano di rappresentare la scintilla di una vasta rivolta - il portavoce ha notato che si sono concluse «quasi senza eventi particolari», fatta eccezione per un corteo sviluppatosi presso la porta di Damasco della Città Vecchia, che è stato disperso.

In Cisgiordania, ha notato, si sono avuti punti di frizione e manifestazioni violente. In quei casi, l'esercito e la polizia sono intervenuti per disperdere i dimostranti. «Precisiamo - ha concluso - che ogni atto di violenza contro le nostre forze o verso i cittadini israeliani sarà affrontato con determinazione e senza alcuna tolleranza» dalle forze dell'ordine.

Hamas: «La santa Intifada non si ferma qui» - «Né Trump né alcun altro potrà cambiare la verità storica e geografica e l'identità della Città Santa. Sogna chi pensa che tutto si esaurirà con le manifestazioni»: lo ha affermato a Gaza il capo dell'ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh. «La santa Intifada di oggi ha inoltrato due messaggi: il primo, che respingiamo la decisione del presidente americano Donald Trump, e il secondo che siamo pronti ad immolarci per difendere Gerusalemme».

Suonano le sirene - Le sirene di allarme anti missili stanno risuonando nel sud di Israele, nelle comunità attorno alla Striscia di Gaza. Lo dicono i media.

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