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CANTONE / INDIAL'India depenalizza l'omosessualità e anche in Ticino c’è chi esulta: «Finalmente!»

07.09.18 - 06:06
34enne gay cresciuto qui ma con le sue radici in India, Navin si felicita per la decisione di New Delhi
L'India depenalizza l'omosessualità e anche in Ticino c’è chi esulta: «Finalmente!»
34enne gay cresciuto qui ma con le sue radici in India, Navin si felicita per la decisione di New Delhi

LUGANO / NEW DELHI - Navin, 34 anni, è un ragazzo gay ticinese di origine indiana che è stato attivo nell’organizzazione del recente Pride 2018 - Lugano. Gli abbiamo chiesto come abbia accolto il verdetto sulle relazioni omosessuali della Corte suprema indiana.

Navin, sei contento di questa sentenza?

Sì, sono contento e dico finalmente!

In India hai degli amici o parenti gay ai quali il divieto rendeva la vita più difficile?

Conosco delle persone della comunità LGBT indiana e per loro la vita quotidiana non era facile. Devono fare tutto di nascosto, anche solo per avere un semplice incontro per bere qualcosa al bar.

Come hanno accolto il verdetto?

Per ora non ho ancora avuto il tempo di sentire nessuno, ma sicuramente saranno felici come me.

Com’è stato crescere come ragazzo gay in una famiglia di origini indiane?

Avendo tenuto tutto nascosto fino all’età di 20 anni, per me personalmente non ci sono stati particolari problemi, ma non è stato comunque facile vivere tra segreti e bugie.

Pensi che se i tuoi genitori fossero cresciuti in un Paese dove le relazioni omosessuali non fossero state proibite il loro atteggiamento sarebbe stato diverso?

Non penso perché in ogni caso sono abbastanza chiusi in generale. Credo che faccia parte della cultura: si è sempre preoccupati di cosa possano pensare gli altri.

Crescere in Ticino ti ha reso la vita un po’ più facile come ragazzo gay?

Sì e sono veramente grato ai miei genitori per aver scelto di vivere in Svizzera.

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