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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Il procuratore antiterrorismo: "In Italia una cinquantina di foreign fighters"

"Le operazioni di Roma, Torino, Bari confermano la nostra attenzione preventiva verso qualsiasi segnale su possibili soggetti pericolosi", dice De Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo

Sul territorio italiano "non dovrebbero esserci più di una cinquantina" di foreign fighters, anche se il nostro Paese è considerato "più territorio di passaggio, dopo la fine dello Stato islamico", mentre sotto osservazione speciale ci sono anche "gli immigrati di seconda generazione, che soffrono condizioni sociali di emarginazione e offrono il principale terreno di cultura alla radicalizzazione del terrorismo, un'ansia di riscatto e protesta generale contro la società occidentale". A parlare così è il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, in un'intervista al quotidiano Il Mattino

Allerta terrorismo, operazione "strade sicure" (Ansa)

Sebbene non vi sia "davvero altissimo rischio" nei giorni delle feste pasquali, ammette de Raho, in generale "la Pasqua, come festa religiosa cattolica di particolare significato che attira a Roma tantissimi fedeli, rischia di rappresentare un momento che il terrorismo islamico potrebbero sfruttare per azioni eclatanti". Il merito però di questa relativa tranquillità, ci tiene a sottolineare, è della "attività dei servizi e della polizia giudiziaria" che "è costante, così come quella della magistratura". 

"Le operazioni di Roma, Torino, Bari confermano la nostra attenzione preventiva verso qualsiasi segnale su possibili soggetti pericolosi", dice de Raho.

"La Rete offre strumenti di proselitismo, addestramento, collegamento, radicalizzazione inimmaginabili in passato. Il controllo della Rete è fondamentale e continuo"

Lotta al terrorismo

Il riferimento è alle recenti operazioni antiterrorismo portate a termine nei giorni scorsi, dall'imam di Foggia che insegnava ai bambini perché sgozzare gli infedeli al militante Isis fermato a Torino fino alla rete del terrorista Anis Amri, il killer di Berlino, smantellata dalla polizia. L'ultima notizia, in ordine di tempo, è l'arresto di un cittadino marocchino residente in Italia, fermato a Cuneo perché "fortemente indiziato" di istigazione a delinquere per finalità di terrorismo.

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Emergono anche nuovi particolari grazie all'operazione "Mosaico" che ha portato all'individuazione della rete che ruotava intorno ad Amri. Secondo quanto rivela Repubblica, la cellula terroristica progettava un attentato alla stazione Laurentina della metropolitana di Roma.

Pasqua blindata a Roma

Intanto nella Capitale c'è attenzione massima per le festività pasquali, dove il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo ha deciso di intensificare le misure di sicurezza e di vigilanza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio, tenendo alto il livello di attenzione. A partire da giovedì 29 marzo è attivo il piano che prevede l'impiego di 10mila uomini h24 per garantire la sicurezza sia del "quotidiano" sia dei sette eventi di rilievo presieduti da papa Francesco. 
 

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