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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Italia

Conte al Senato annuncia le linee guida del governo: "Pensioni dignitose e tasse eque"

Cita Puskin e Dostoevskij, elogia il populismo e annuncia il governo dei cittadini: il neo premier Conte chiede per gli italiani il diritto a un salario minimo orario, e a pagare in maniera semplice tasse eque, ma anche una pensione dignitosa e un reddito di cittadinanza e il reinserimento al lavoro per i disoccupati

Dal 'contratto di governo' alla 'centralità del Parlamento' e il 'ruolo dell'opposizione'. È durato un'ora e 12 minuti il discorso programmatico del premier Giuseppe Conte al Senato per chiedere la fiducia. Dodici paginette suddivise in 26 capitoli che rappresentano una sorta di 'manifesto politico' del nuovo governo M5S-Lega.

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Completo blu, camicia bianca e cravatta violet con stringate nere. Il premier Giuseppe Conte sceglie ancora una volta un outfit istituzionale classico per il suo discorso programmatico al Senato. E per l'occasione 'rispolvera' due dettagli molto british, i gemelli da polso e la pochette (il fazzoletto bianco) ' a filo' nel taschino della giacca, che sfoggiava quando era prof e aveva 'abbandonato' durante le trattative per la formazione del governo giallo-verde.

'Governo' e 'cittadini' sono state le due parole chiave del discorso del premier Giuseppe Conte. Nell'ora e 12 minuti di intervento programmatico al Senato, l'avvocato a capo dell'esecutivo gialloverde, ha usato più di tutte le altre la parola 'governo', ben 33 volte sulle quasi 6 mila totali. Conte ha inoltre pronunciato 31 volte la parola 'cittadini', declinata nelle due forme: 'cittadini', pronunciata per ben 27 volte e 'cittadinanza' (quattro). Parole ricorrenti anche 'politiche' (19), 'politica' (16) e 'paese' (22). 

Conte: "Pensione di cittadinanza per i più bisognosi"

Da Puskin a Dostoevskij a Jonas. Sono tante le citazione del premier Giuseppe Conte al suo discorso di insediamento al Senato per ottenere la fiducia al governo giallo-verde. Si comincia con i due scrittori e drammaturghi russi quando il neo presidente del Consiglio parla di "vecchie e nuove categorie politiche":

"Se populismo è l'attitudine della classe dirigente ad ascoltare i bisogni della gente, prendo spunto da riflessioni di Dostoevskij tratte dalle pagine di Puskin, se antisistema significa mirare a introdurre un nuovo sistema , che rimuova vecchi privilegi e incrostazioni di potere, ebbene queste forze politiche meritano entrambe queste qualificazioni".

Poi è la volta del tedesco Hans Jonas, tirato in ballo da Conte in riferimento al contratto di governo: "La politica perde di vista il principio di responsabilità , che impone di agire - come il filosofo Jonas invitava a considerare- non solo guardando al bisogno immediato, che rischia di tramutarsi in mero tornaconto, ma progettando anche la società che vogliamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti".

Nel passaggio dedicato al capitolo giustizia Conte ricorda il sociologo tedesco Ulrich Beck : "Il vero pericolo è la minaccia di non invasione da parte degli investitori , oppure la loro partenza". Ultima citazione , sulla riforma tributaria, è quella di Kotler: "Occorre ripensare il capitalismo".

Renzi: "Conte può piacere, ha uno stile originale"

Lo stile personale del professor Giuseppe Conte potrebbe aiutarlo a destreggiarsi nella morsa di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Sembra suiggerirlo Matteo Renzi, che alla buvette esprime un giudizio non scontato sul presidente del consiglio. "Conte e' uno che alla gente puo' piacere, ha uno stile suo, diverso da Salvini e Di Maio", sottolinea l'ex segretario del Pd. "Non so se piacerà, però bisogna riconoscergli che è originale".

"Opposizione costruttiva? Conte non era parlamentare, non c'era la scorsa legislatura, dovrebbe vedere cosa facevano M5s e Lega...". commenta Matteo Renzi, mentre mangia un panino alla buvette con Francesco Bonifazi.

Un contrasto che è stato colto anche da Paolo Romani, ex capogruppo di Forza Italia, che ha avuto un moto d'impeto ascoltando l'ultimo passaggio del discorso del premier. "L'atteggiamento di Forza Italia in aula, con quel gesto di Romani a Conte - spiega- penso che nasca dall'atteggiamento dell'opposizione nella scorsa legislatura. Penso che Romani abbia detto: 'ma come vieni a dire a noi come ci dobbiamo comportare?".

Brunetta: "Retorica e luoghi comuni"

"Sono molto preoccupato. Ho sentito un discorso pieno di retorica e di luoghi comuni. Ma ho sentito anche molte cose preoccupanti: giustizialismo, fondamentalismo, autoritarismo, pauperismo, più pene per tutti, più carceri. Non ho sentito alcuno spirito liberale". commenta su Twitter Renato Brunetta, deputato di Forza Italia. E in un altro cinguettio aggiunge: "Ho sentito solo assistenzialismo, welfare, ma non nel senso di welfare per chi ne ha più bisogno. Non ho sentito una parola sul fatto che la ricchezza va prima prodotta per poi successivamente essere redistribuita".

"Sono preoccupato per la banalità autoritaria dei contenuti del discorso del prof. Conte. Questa maggioranza di governo non èespressione del voto del popolo sovrano. Questa è una maggioranza anomala, mostruosa".

"Il prof. Conte non ha detto nulla su investimenti pubblici e investimenti privati. Non ha detto nulla sulla crescita economica. Ho trovato il suo discorso una lettura pericolosa per la nostra democrazia. Se poi tutto questo si basa su una maggioranza che non e' espressione della volonta' popolare...". 

Toti durissimo: "Discorso da Cetto La Qualunqe"

Lette le agenzie sul discorso di Conte, mi sto quasi rimangiando il mio stesso pensiero di stamattina. Va bene il governo del cambiamento ma tra cose un po' squinternate e un po' esagerate, mi sembra tra la confusione programmatica e Cetto La Qualunqe". Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, si lascia andare a più di una battuta nel commentare con i giornalisti a margine del consiglio regionale il discorso al Senato del presidente del consiglio Giuseppe Conte.

"Anche se mi sembra che i parlamentari di Forza Italia voteranno contro, io mi sarei astenuto poi magari faccio critiche feroci sulle cose che sbagliano ma abbiamo detto per settimane che e' un governo residuale, l'unico governo possibile e abbiamo in qualche modo dato autorizzazione a Salvini a formarlo. Poi tra astensione e voto formale non vedo tutta questa differenza politica".

"Da un punto di vista della pura teoria, la posizione corretta sarebbe l'astensione: se fosse stato un governo grillino avremmo votato contro, se fosse stato leghista avremmo votato a favore. Siccome e' mezzo e mezzo e 'in medio stat virtus', ti astieni. Questo non comporta per forza fare sconti: se fanno il reddito di cittadinanza prima della flat tax voti contro, se aumentano i tempi per la prescrizione voti contro".

Il discorso del premier Conte al Senato

"Sono ottimista. Ci presentiamo in quest'aula per chiedere la fiducia non solo per una squadra di governo, ma per un progetto per il cambiamento dell'Italia tutta. Metteremo fine al business dell'immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello di una finta solidarietà. Il debito pubblico vogliamo ridurlo ma vogliamo farlo con la crescita e non con le misure di austerity. Vogliamo dare voce ai tanti giovani che non trovano lavoro. Vogliamo dare voce ai tanti giovani che non trovano lavoro: a quelli che sono costretti a trasferirsi all'estero e a quelli che rimangono qui inattivi, che si rinchiudono in se stessi e si avviliscono. Vogliamo costruire un nuovo patto sociale trasparente ed equo fondato sulla solidarietà ma anche sull'impegno, consapevoli che solo con la partecipazione di tutti allo sviluppo del Paese potremo garantire un futuro di prosperità anche ai nostri figli".

Il reddito di cittadinanza il piano del governo in due fasi

"Le cosiddette pensioni d'oro -avverte- sono un altro esempio di ingiustificato privilegio che va contrastato. Interverremo sugli assegni superiori ai 5.000 euro netti mensili nella parte non coperta dai contributi versati". Il premier ha sottolineato anche come occorra "operare un taglio alle pensioni e ai vitalizi dei parlamentari, dei consiglieri regionali e dei dipendenti degli organi costituzionali, introducendo anche per essi il sistema previdenziale dei normali pensionati".

"Opereremo risparmi in tutte le sedi possibili e sono convinto che ci ritaglieremo ampi margini di intervento e conseguiremo risultati significativi. E' ora di dire che i cittadini italiani hanno diritto a un salario minimo orario, affinché nessuno venga più sfruttato, che hanno diritto a un reddito di cittadinanza e a un reinserimento al lavoro qualora si ritrovino disoccupati, che hanno diritto a una pensione dignitosa, che hanno diritto a pagare in maniera semplice tasse eque. Ci premureremo di intervenire anche a favore dei pensionati che non hanno un reddito sufficiente per vivere in modo dignitoso, introducendo una pensione di cittadinanza", aggiunge.

"Saremo fautori -sottolinea- di una apertura alla Russia, che ha consolidato negli ultimi anni il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche. Ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni, a partire da quelle che rischiano di mortificare la società civile russa". Se realizzassimo le "innovazioni del contratto", i cittadini capirebbero che "il vento del cambiamento sta soffiando dappertutto: nelle grandi città e nei piccoli comuni. Percepirebbero che la loro qualità della vita è migliorata e si sentirebbero anche più uniti e orgogliosi di vivere in questo nostro bellissimo Paese. Questo è in definitiva il nostro obiettivo".

"Il conflitto di interessi è un tarlo che mina il nostro sistema economico-sociale fin nelle sue radici, e impedisce che il suo sviluppo avvenga nel rispetto della legalità e secondo le regole della libera competizione"dice il premier Giuseppe Conte, in un passaggio del suo discorso al Senato, dedicato al conflitto di interessi. "Soggetti che sono istituzionalmente investiti dell'obiettivo di perseguire interessi collettivi, e che dovrebbero improntare le loro iniziative a una logica imparziale, in realtà, vengono sovente sorpresi a perseguire il proprio tornaconto personale", aggiunge Conte.

"Rafforzeremo la normativa attuale in modo da estendere le ipotesi di conflitto fino a ricomprendervi qualsiasi utilità, anche indiretta, che l'agente possa ricavare dalla propria posizione o dalla propria iniziativa. Occorre rafforzare, inoltre, le garanzie e i presidi utili a prevenire l'insorgenza di potenziali conflitti di interesse. La politica fiscale e di spesa pubblica dovrà essere orientata al perseguimento degli obiettivi richiamati di crescita stabile e sostenibile", continua.

"Fin dal primo, positivo colloquio che ho avuto con la cancelliera Angela Merkel ho rimarcato l'importanza di questo tema e le successive dichiarazioni rilasciate dalla medesima durante lo scorso fine settimana dimostrano come si stia affermando la piena consapevolezza che l'Italia non può essere lasciata sola di fronte a tali sfide".

Per Conte "l'obiettivo è la 'flat tax', ovvero una riforma fiscale caratterizzata dall'introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni che possa garantire la progressività dell'imposta, in piena armonia con i principi costituzionali. Solo così sarà possibile pervenire a una drastica riduzione dell'elusione e dell'evasione fiscale, con conseguenti benefici in termini di maggiore risparmio di imposta, maggiore propensione al consumo e agli investimenti, maggiore base imponibile".

"Promuoveremo una disciplina che riveda integralmente la tradizionale legge fallimentare, nel segno di un approccio ben più ampio, che abbandonando una logica meramente sanzionatoria, valga a disciplinare e definire, in modo organico, il fenomeno della cosiddetta ''crisi di impresa. Agiremo in modo da favorire le imprese che innovano, che assumono nuovo personale, che rispettano le regole della libera competizione. Intendiamo promuovere le imprese che adottano prassi socialmente responsabili, che improntano le loro iniziative economiche al principio di precauzione, in modo da prevenire l'impatto negativo delle loro azioni sull'ambiente e da assicurare un ambiente idoneo a tutelare i diritti dei lavoratori", aggiunge.

"Questo Governo si propone di recuperare in forme nuove e più efficaci il dialogo sociale con le varie associazioni rappresentative dei lavoratori e delle imprese. Dovremmo ridefinire, sulla base dei criteri oggettivi, il principio di rappresentatività, in piena trasparenza". Così il premier Giuseppe Conte. "Per questa via otterremo che tutti siano invitati, ciascuno in base alle proprie sensibilità e competenze, a ridare un nuovo slancio alle proprie iniziative, nella consapevolezza che il loro impegno e le loro proposte, se ispirate all'interesse generale del Paese e delle varie comunità anche locali, saranno apprezzate e tenute in considerazione", afferma.

"Occorre rimettere in moto, in maniera corale, tutte le molteplici energie positive del nostro Paese", osserva ancora il premier che conclude: "il popolo si è espresso e ha chiesto il cambiamento. Adesso la parola sta a Voi. Il Vostro voto di oggi sarà parte della storia del Paese".

"Saremo disponibili anche a valutare, in corso d'opera, l'apporto di gruppi parlamentari che vorranno condividere il nostro cammino e, se del caso, aderire successivamente al contratto di governo, offrendo un apporto più stabile alla realizzazione del nostro programma" dice il premier incaricato, rivolgendosi alle altre forze politiche parlamentari. "Un pensiero per i terremotati, la mia prima uscita pubblica sarà per loro", dice poi al termine del suo discorso programmatico in Senato.

Conte incontra i ministri prima di entrare in Senato

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