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Politica | 18 ottobre 2017, 16:44

"Il Governo deve pubblicare la mappa dei siti idonei, non ci sono ragioni elettorali o tattiche che tengano"

Sulla questione del nucleare, l'intervento di Marco Grimaldi (SEL-SI)

"Il Governo deve pubblicare la mappa dei siti idonei, non ci sono ragioni elettorali o tattiche che tengano"

Oggi in aula l’Assessore Valmaggia ha risposto all’interrogazione urgente del Capogruppo di SEL Marco Grimaldi sui ritardi nel decommissioning del nucleare, depositata dopo il sopralluogo della Commissione Ambiente a Saluggia e Bosco Marengo presso gli stabilimenti Sogin.

Nel 2008 Sogin presentò un piano per cui il decommissioning si sarebbe dovuto concludere nel 2019 con una spesa complessiva di 4,5 miliardi di euro. Due anni dopo spostò la previsione di conclusione dei lavori al 2024, con una spesa aumentata a 5,7 miliardi. Nel 2013 il termine slittò al 2025, portando la spesa prevista a 6,32 miliardi di euro. Il mese scorso l’Ad di Sogin ha dichiarato che la spesa totale prevista per il decommissioning è ora arrivata a 7,2 miliardi, a fronte del completamento del 26% del piano. E per la conclusione complessiva dei lavori adesso si parla del 2035. 

In questo quadro si inserisce la vicenda della (mancata) localizzazione del deposito nucleare. Conclusa nel 2015 da Sogin e Ispra l’elaborazione della CNAPI, la carta del Paese dove indicare i possibili siti idonei, i Ministeri competenti (Sviluppo economico e Ambiente) ne hanno rinviato la pubblicazione, per i ritardi dovuti alle procedure di VAS sul Piano nazionale dei rifiuti radioattivi.

Durante il sopralluogo si è appreso che, qualora il Governo non pubblicasse la mappa dei siti entro l'inizio dell'anno prossimo, sarebbe quasi certo il raddoppio delle campate del deposito di Saluggia (D2 campate 1 e 4, mentre la 2 e la 3 sono già finite e pronte per stoccare i primi materiali radioattivi). Inoltre la delegazione è stata informate che, se il deposito nazionale non sarà pronto entro il 2025 (ipotesi purtroppo probabile), benché sia da escludersi per inidoneità del sito di Saluggia l'accoglimento nel deposito temporaneo dei combustibili e dei materiali ritrattati in Francia e Inghilterra, sono quasi certe delle ingenti penali per lo Stato italiano.

Il 25 settembre di quest’anno, come ha ricordato l’Assessore Valmaggia nella risposta, la Giunta ha formulato le proprie osservazioni sul “Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi”, sottolineando in particolare, la necessità di realizzare il Deposito Nazionale “dettata dal fatto che i siti che ospitano attualmente gli impianti del ciclo del nucleare e i relativi depositi temporanei non sono assolutamente idonei a divenire sede di depositi definitivi”.

Valmaggia ha informato che le ultime affermazioni del Governo in merito alla vicenda risalgono al 27 giugno, quando il Ministro per lo Sviluppo Calenda, nell’ambito della Commissione di inchiesta sugli illeciti nel ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali, ha relazionato sul Programma nazionale e sulla relativa procedura di VAS. Il Ministro ha dichiarato che gli esiti della consultazione sul Programma, previsti per il terzo trimestre del 2017, saranno la base per la definizione del sito nazionale e che la VAS si chiuderà entro il quarto trimestre del 2017 e il Programma sarà adottato il primo trimestre del 2018. La pubblicazione della CNAPI avverrà “in sequenza rispetto alla finalizzazione del processo di VAS”. Se così non fosse, ha concluso Valmaggia, la Regione farà nuovamente sentire la propria voce.

“Se a Saluggia succedesse qualcosa, si comprometterà tutta la Pianura Padana. È un problema dell’intero Paese e forse anche dell’intero continente. Per questo, non certo per puntiglio, continuiamo a insistere sull’individuazione del sito unico di stoccaggio” – dichiara il Segretario di Sinistra Italiana Marco Grimaldi. – “Il Governo dovrà pubblicare la mappa dei siti idonei, non ci sono ragioni elettorali o tattiche che tengano”.

c.s.

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