Parla con gli industriali e difende l’importanza delle grandi opere, incontro la gente nei mercati e diventa No-Tav: il giovane Di Maio e il M5s si comportano come le canne al vento e si piegano a seconda degli interlocutori che hanno di fronte.
Chi invoca onestà a ogni respiro dovrebbe sapere che il primo timbro di onestà riguarda l’intelletto. La disonestà intellettuale è in larga misura la madre di ogni altra forma di disonestà e i grillini hanno dato prova di possederne in abbondanza.
False notizie, come quella secondo cui Macron avrebbe deciso il blocco della tratta francese della Tav, e opinioni mutevoli sulla stessa opera, fanno del M5s una forza inaffidabile e pericolosa, incline a forme di demagogia tipiche dei partiti autoritari. La Tav si farà, ovviamente, piaccia o non piaccia ai Grillo e ai Di Maio, e l’Italia potrà restare agganciata al treno dello sviluppo e dell’integrazione europea.