E' stato fissato per il 15 novembre prossimo l'appello per il processo sportivo al presidente Andrea Agnelli e alla Juve, per rapporti non consentiti con la tifoseria.
E’ la vicenda legata ai biglietti dello Stadium, con la presunta infiltrazione di elementi della malavita organizzata e della 'ndrangheta, costata ad Agnelli una inibizione di dodici mesi ed alla Juventus una sanzione pecuniaria di ben 300mila euro.
A presentare ricorso in Appello era stato il capo della Procura della Federazione Italiana Giuoco Calcio Giuseppe Pecoraro, che subito dopo la pronuncia della sentenza di primo grado per la quale si era detto "parzialmente soddisfatto” per essere riuscito a provare la colpevolezza di tutti, aveva di fatto annunciato la prosecuzione della vicenda giudiziaria nei confronti del numero 1 bianconero: “Secondo me i fatti sono talmente gravi che andavano sanzionati di più: per questo presenteremo ricorso. Per questo credo sia utile la valutazione di un'altra Corte, tenendo presente che le risorse derivanti dal bagarinaggio sono andate alla criminalità organizzata, e questo è gravissimo".
Ma anche l'avvocato Coppi, difensore di Agnelli: "Confidavamo nel proscioglimento del presidente, ovviamente la sentenza non è quella che ci aspettavamo, anche se ha ridimensionato le accuse della Procura. Certamente presenteremo appello dopo che avrò parlato della sentenza con il mio collega Chiappero e con il presidente Agnelli".
La corte d'appello della Figc si riunirà il 15 novembre alle 15, per esaminare i ricorsi.
W.A.