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Calcio | 07 giugno 2018, 11:58

Venerdì 8 giugno, al Museo Egizio di Torino, ci sarà la presentazione dell’edizione 2018 di Balon Mundial

E’ la coppa del mondo delle comunità migranti residenti in città che Torino ospiterà durante i fine settimana di giugno (gironi preliminari e ottavi di finale) e nelle prime settimane di luglio (quarti – semifinali e finali luglio)

Venerdì 8 giugno, al Museo Egizio di Torino, ci sarà la presentazione dell’edizione 2018 di Balon Mundial

Venerdì 8 giugno, al Museo Egizio di Torino, ci sarà la presentazione dell’edizione 2018 di Balon Mundial, la coppa del mondo delle comunità migranti che Torino ospiterà durante i fine settimana di giugno (gironi preliminari e ottavi di finale) e nelle prime settimane di luglio (quarti – semifinali e finali luglio).

Le squadre partecipanti sono rappresentative di comunità immigrate residenti sul territorio, costituite in associazioni o che si presentano direttamente attraverso gruppi spontanei, che vengono coinvolte nell’evento sportivo e nell’organizzazione del cartellone di eventi.

Inoltre hanno la possibilità di giocare progetti sportivi che durante l’anno si sono distinti per la capacità di utilizzare lo sport come strumento di inclusione sociale al di fuori dei campi di calcio. La partecipazione per tutte le squadre è gratuita per garantire a tutti il diritto di giocare e il pubblico ha libero ingresso.

Il calcio è uno sport universale. È lo sport più praticato al mondo. È semplice, basta un pallone e un po’ di fantasia per costruire le porte e la voglia e la passione per giocare. Davanti a un pallone non importa quale sia il colore della tua pelle, la tua religione, che tu sia uomo o donna. Davanti ad un pallone siamo tutti uguali. Per questo è nato Balon Mundial. Costruita con lo stesso format della FIFA World Cup Balon Mundial prevede la partecipazione gratuita di squadre composte da migranti provenienti dalla stessa nazione residenti a Torino. Il torneo prevede dal 2007 una competizione amatoriale di calcio a 11 maschile e dal 2011 di calcio a 5 femminile.

Il numero di squadre è cresciuto negli anni arrivando a rappresentare oltre 50 diverse nazionalità. L’idea è quella di creare ogni anno uno spazio unico nel territorio capace di far incontrare i migranti e i residenti, le loro storie e culture, per creare nuove relazioni capaci di sconfiggere i pregiudizi alla base di ogni forma di discriminazione e  per costruire insieme una società coesa e ricca di diversità all’interno della quale si sottolinea l’importanza del fair play e del tifo sano.

Fin dalla prima edizione il pubblico delle partite è venuto ai campi con borse frigo piene di cibi e bevande tipiche del proprio paese per condividerli con i giocatori delle proprie comunità a fine partita. Dalla spontaneità di questo gesto, in cui il cibo è l’elemento aggregativo delle persone e dalla volontà di promuovere questo momento di condivisione, nasce Food Mundial: veri e propri banchetti che permettono a tutti di assaggiare i cibi di tradizioni culturali diverse.

Attorno ai campi da gioco, pronti ad essere gustati si possono trovare cibi da tutto il mondo. Gli stand appartengono alle comunità delle squadre che durante l’anno segnalano all’associazione  i cuochi e le cuoche interessati ad intraprendere  insieme  un percorso formativo finalizzato a far assaggiare la propria cucina in modo sfizioso e professionale. Negli anni abbiamo gustato la cucina di Bolivia, Bosnia, Colombia, Ecuador, El Salvador, Palestina, Perù, Senegal, Tunisia.

Prima che un torneo Balon Mundial è sorriso, colore, musica, danza, fair play, gioco e soprattutto incontro.

Ha l’obiettivo di creare uno spazio di incontro innovativo nel panorama italiano che valorizzi e promuova la cultura dello sport inteso come veicolo di promozione sociale e culturale che favorisca la comunicazione e rafforzi le relazioni tra persone. Valorizzare e promuovere la cultura identitaria delle comunità e allo stesso tempo l’interazione tra le stesse, attraverso il cibo, la danza e la musica. Costruire un luogo privilegiato di dibattito interculturale, di confronto e informazione su tematiche relative all’inclusione sociale, cittadinanza, alla lotta a ogni forma di discriminazione. Realizzare un evento sostenibile sotto il profilo ambientale ed educativo lavorando sulla cultura del riciclo e della raccolta differenziata. Offrire formazione ed opportunità lavorative a soggetti di difficile collocazione.

Walter Alberto

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