Quantcast
×
 
 
12/10/2017 09:05:00

Cocaina dall'Argentina ai locali di Trapani e Palermo: dodici arresti. Nomi e storie

13,30 - I nomi degli arrestati: Ecco i nomi degli arrestati: BONACCORSO Gioacchino, nato a Palermo, classe 1973, residente a Santa Flavia (PA); CECALA Salvatore nato a Caccamo (PA), classe 1971, ivi domiciliato; FAIA Giuseppe, nato a Palermo, classe 1986, ivi residente; PASIMOVICH Emiliano nato in Argentina, classe 1985, residente ad Ardea (Roma); RIO Calogero, nato a Termini Imerese, classe 1962, ivi domiciliato; ROTOLO Salvatore, nato a Palermo, classe 1979, ivi residente domiciliato ad Isola delle Femmine; TESTA Pasquale, nato a Palermo, classe 1992, residente a Bagheria; TUTINO Giacinto, nato a Bagheria il 13.07.1955, residente a Bagheria, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S.; D’AMICO Carmelo, nato a Palermo, classe 1969, in atto detenuto presso la Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo; TESTA Nicolò inteso Nicola, nato a Bagheria, classe 1962, ivi residente, in atto detenuto c/o Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo; GIALLOMBARDO Giuseppe Antonio, nato a Palermo, classe 1976, in atto detenuto c/o Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo; DRAGO FERRANTE Salvatore, nato a Bagheria, classe 1964, in atto detenuto c/o Casa Circondariale di Tolmezzo (UD).

12,20 -  Ecco il comunicato dei carabinieri: 

Dalle prime ore della mattina a Palermo, Roma, Bagheria e Tolmezzo (UD), i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 persone, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Termini Imerese su richiesta della Procura della Repubblica di quel Tribunale, nei confronti di trafficanti, fra i quali alcuni appartenenti al mandamento mafioso di Bagheria, che avevano realizzato un traffico internazionale di sostanza stupefacente del tipo cocaina con l’Argentina.
Inoltre, è stato individuato un gruppo di spacciatori prevalentemente operante nei locali notturni delle province di Palermo e Trapani.

E’ stato documentato ancora una volta che il settore degli stupefacenti riveste per cosa nostra un’importanza fondamentale, imprescindibile nelle dinamiche criminali e, al contempo, fonte di accese e continue tensioni tra gli stessi sodali.

TESTA Nicolò, al vertice della famiglia mafiosa di Bagheria, e il suo stretto collaboratore D’AMICO Carmelo entravano in rapporti di “affari” con DRAGO FERRANTE Salvatore, procacciatore all’ingrosso di cocaina che, nel volgere di qualche mese, aveva creato una “squadra”, un gruppo di persone tra cui anche DI SALVO e MILITELLO, dedite all’importazione in Italia di stupefacente proveniente dall’Argentina e alla cessione in favore di spacciatori all’ingrosso sul mercato palermitano. DRAGO FERRANTE Salvatore ha consentito di accedere ad ingenti forniture e a prezzi più bassi rispetto a quelli praticati dai fornitori locali, vantando egli dei contatti con i narcotrafficanti argentini.

Le attività di indagine, condotte anche in territorio estero, hanno consentito il sequestro di 5 chilogrammi di cocaina.
Grazie alle intercettazioni è stato poi individuato un gruppo di giovani palermitani, posto alle dipendenze di TESTA Pasquale (figlio di Nicola) e ROTOLO Salvatore, i quali si erano accordati al fine di reperire stupefacente da piazzare poi sul mercato attraverso una serie di pusher che agivano all’interno di locali notturni.

In dettaglio, le indagini hanno permesso di ricostruire:
- l’acquisto in Argentina ai fini dell’importazione in Italia di 4,6 kg di cocaina, sequestrati presso l’Aeroporto di Buenos Aires;
- la cessione di 1 kg di cocaina sulla piazza di spaccio palermitana;
- un gruppo dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo (cocaina, MDMA o MD, Ecstasy, marijuana e hashish) operante in Provincia di Palermo.

 11,50 - Un vasto traffico internazionale di cocaina tra l'Italia e l'Argentina è stato scoperto dai carabinieri di Palermo che stanno eseguendo numerosi arresti tra il capoluogo siciliano, Roma e Udine.
I militari hanno scoperto che la polvere bianca arrivava dall'Argentina, per poi essere lavorata a Bagheria e infine venduta soprattutto all'interno dei locali notturni di Palermo e Trapani.
In totale sono dodici le persone raggiunte da misura cautelare. Secondo gli inquirenti a capo del gruppo criminale ci sarebbe il presunto capo della famiglia mafiosa che fa parte del mandamento di Villabate, Nicolò Testa.
L'operazione riguarda capi e gregari del clan mafioso di Bagheria accusati di traffico internazionale di sostanza stupefacenti.
Secondo gli inquirenti a coadiuvare Testa ci sarebbe Carmelo D'Amico. Entrambi sarebbero stati in affari con Salvatore Drago Ferrante, procacciatore all'ingrosso di cocaina.
Tra i gregari dell'organizzazione, un gruppo di persone che formerebbe una vera e propria squadra. Tra questi Di Salvo e Militello che si sarebbero occupati dell'importazione in Italia della droga e della cessione a spacciatori all'ingrosso nel mercato palermitano.
Drago avrebbe permesso di accedere ad ingenti forniture e a prezzi più bassi rispetto a quelli praticati dai fornitori locali, vantando dei contatti con i narcotrafficanti argentini.
Le attività di indagine sono state condotte anche all’estero e hanno consentito il sequestro di 5 chili di cocaina.
Grazie alle intercettazioni è stato poi individuato un gruppo di giovani palermitani. Nel capoluogo siciliano il gruppo sarebbe stato guidato da Pasquale Testa, figlio di Nicolò, e da Salvatore Rotolo. Entrambi si sarebbero accordati per reperire la droga da piazzare poi sul mercato attraverso una serie di pusher che agivano all'interno dei locali notturni.
Durante le indagini gli inquirenti hanno verificato l’acquisto in Argentina di 4,6 chili di cocaina, sequestrati all'aeroporto di Buenos Aires e la vendita di un chilo di cocaina sulla piazza di spaccio palermitana.

08,00 - Scoperto un traffico di cocaina dal Sud America, e precisamente dall'Argentina, ai locali della movida di Trapani e Palermo. Ci sono stati 12 arresti. 

Un vasto traffico internazionale di cocaina tra l’Italia e l’Argentina con il quale veniva rifornita la movida siciliana è stato scoperto dai carabinieri che stanno eseguendo numerosi arresti tra Palermo, Roma e Udine. L’operazione, condotta dai militari del Comando Provinciale di Palermo, riguarda capi e gregari di un mandamento mafioso accusati di traffico internazionale di sostanza stupefacente. La cocaina proveniente dal Sud America serviva principalmente a rifornire i locali notturni delle province di Palermo e Trapani.

L’operazione, denominata in codice Presidium, ha portato all’arresto di 12 trafficanti, alcuni dei quali appartenenti al mandamento mafioso di Bagheria, e al sequestro di cinque chilogrammi di cocaina. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal Gip di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura che ha coordinato le indagini.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Nicolò Testa, al vertice della famiglia mafiosa di Bagheria, e il suo stretto collaboratore Carmelo D’Amico, avrebbero stretto un accordo con Salvatore Drago Ferrante, procacciatore all’ingrosso di cocaina, per importare grossi quantitativa di stupefacenti dall’Argentina. La droga, trasportata da Buenos Aires in Italia nelle valigie di insospettabili corrieri, veniva poi venduta sul mercato di Palermo e Trapani attraverso una rete di spacciatori.



Native | 2024-04-25 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Aprile dolce Vinitaly - Cantine Bianchi

La partecipazione a un evento come il Vinitaly porta con sé rischi e opportunità, un doppio binario che Cantine Bianchi ha scelto di abbracciare partecipando alla 56^ edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati, vetrina di...