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04/11/2017 08:52:00

Prostituzione a Marsala, indagini concluse per otto persone. I particolari

 Avviso conclusione indagini preliminari per le otto persone coinvolte nell’operazione antiprostituzione condotta lo scorso 6 ottobre dai carabinieri di Marsala.

Un’operazione che un mese fa approdò a due arresti, a cinque avvisi di garanzia e a una misura interdittiva: divieto di esercitare l’attività di agente immobiliare per sei mesi.

Lo scorso 6 ottobre, a finire in carcere è stato Matteo Giacalone, marsalese, 66 anni, pensionato, pregiudicato, ex collaboratore di giustizia. A difenderlo è l’avvocato Diego Tranchida.

Agli arresti domiciliari, invece, era stata posta l’ecuadoregna Hivilin Mariza Hortiz Hernandez, di 48 anni, che con Giacalone viene ritenuta l’organizzatrice del giro di “squillo”, tutte sudamericane. Le case a “luci rosse” erano quasi tutte nel centro di Marsala. Otto gli appartamenti sequestrati dai carabinieri (sette a Marsala e uno a Mazara). Era lì che la Hernandez, difesa dall’avvocato Francesca Frusteri, avrebbe indirizzato il flusso di clienti. Per gli investigatori era lei, insieme a Giacalone, la mente dell’organizzazione. Le indagini, scattate nel 2013, hanno permesso di accertare come fosse la Hernandez a definire l’agenda degli appuntamenti, riferendo le qualità fisiche e professionali delle giovani donne a coloro che ne fossero interessati. Anche l’aspetto economico sarebbe stato gestito dalla Hernandez, che dalle giovani prostitute avrebbe preteso non solo un contributo economico per la locazione degli immobili – uno dei quali, a Marsala, preso in affitto da Anna Rita Donato, 49 anni, di contrada Pastorella - ma anche un importo giornaliero di decine di euro, variabile a seconda delle prestazioni, arrivando ad accumulare in un mese migliaia di euro. Il “vice” della Hernandez era Filippo Trapani, marsalese di 61 anni, che durante l’assenza dall’Italia dell’ecuadoregna si sarebbe occupato della gestione, delle sistemazioni, del trasporto e delle esigenze delle prostitute. Matteo Giacalone, invece, grazie alla brasiliana Alves Eliane Marcelino, di 42 anni, avrebbe reclutato ragazze straniere da sistemare in abitazioni nella sua disponibilità. Alle giovani prostitute Giacalone avrebbe assicurato “protezione”, rendendosi reperibile in caso di problemi con i clienti, che si sarebbe preoccupato di procacciare, suggerendo anche quale cifra chiedere in caso di prestazioni a domicilio. Il 66enne pregiudicato marsalese si sarebbe occupato anche di procurare la marijuana - acquistata dal romeno Augustin Di Dia, di 28 anni - da cedere alle ragazze e da utilizzare con i clienti durante le prestazioni sessuali. Gli appartamenti utilizzati dal Giacalone sarebbero stati messi a disposizione da Pietro Lombardo, 30 anni, di contrada Giunchi, e da Francesco Tumbarello, di 60, titolare anche di un’agenzia immobiliare (Edil Casa) in via Libertà. A difendere l’agente immobiliare è l’avvocato Giovanni Galfano. Legali degli altri indagati sono gli avvocati Vito Cimiotta, Vitalba Pipitone, Monica Alagna, Marco Perrone e Stefano Rossi.



Native | 2024-04-25 09:00:00
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