Cultura

Tra un Guttuso e un Gauguin, nei Musei Vaticani anche un artista tranese: Giuseppe Antonio Lomuscio

Ottavia Digiaro
Il bozzetto di Giuseppe Antonio Lomuscio
A gennaio il Bozzetto per l'Arcangelo Michele, scultura gentilmente donata ai Musei Vaticani da Sua Eminenza il card. Giovanni Lajolo, è stato acquisito nella collezione vaticana
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“Una mia opera anche nei Musei Vaticani! Acquisizione del Bozzetto per l’Arcangelo Michele nella Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani!”

L’autore del post comparso su Facebook è l’artista Giuseppe Antonio Lomuscio, autore della statua di San Michele Arcangelo che il 5 luglio 2013 fu inaugurata nei Giardini Vaticani alla presenza di papa Francesco e del papa Emerito Joseph Ratzinger.

A gennaio, infatti, il Bozzetto per l’Arcangelo Michele, scultura gentilmente donata ai Musei Vaticani da Sua Eminenza il card. Giovanni Lajolo, è stato acquisito nella collezione vaticana entrando così a far parte della Collezione di Arte Contemporanea e arricchendo la scultura della sua fase ideativa.

La scultura, un monumento di 5 metri in bronzo patinato di verde, fu commissionato dal presidente emerito del Governatore dello Stato Vaticano, card. Giovanni Lajolo. Il monumento richiama la vittoria sul male, l’accusatore è smascherato, la sua testa schiacciata, perché la salvezza si è compiuta una volta per sempre nel sangue di Cristo. L’Arcangelo Michele è raffigurato prendendo a prestito i tratti eroici di una figura umana, mentre Satana, da lui sconfitto, è rappresentato con una figura della stessa forma, ma rovesciata e deturpata, come conseguenza del peccato.

L’andamento elicoidale disegna la struttura del DNA, ed è il simbolo di una comune origine genetica, il segno indimenticabile di un’antica dicotonomia, effigiata simbolicamente da uno strappo dello stesso panneggio.

sabato 3 Marzo 2018

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