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lunedì, 29 Aprile 2024

Pornografia: esplicita di certo, ma eccitante per chi?

02.05.2018 – 18.04 – Prendendo in riferimento i mezzi più comuni nei quali reperire facilmente materiale pornografico e utilizzabili da tutti, come YouPorn, Red Tube e via dicendo, cerchiamo di capire perché all’ apparenza la donna non sembra essere coinvolta quanto un uomo nella visione di questi filmati.

Pornografia: “Trattazione o rappresentazione attraverso film, disegni ecc di soggetti o immagini oscene, allo scopo di stimolare eroticamente lo spettatore” (*Treccani). Già dai primi due termini usati l’idea è quella di una rappresentazione ipotetica della realtà. Mediamente sui canali sopra citati nella maggior parte dei filmati si trovano più o meno fissi uno standard di elementi con piccole varianti per diversificare un po’ la scena. In generale c’è ovviamente di tutto e per tutti i gusti, ma sto parlando della scena standard che si trova più spesso rappresentata.

La donna tendenzialmente pratica l’autoerotismo da sola. L’uomo (o gli uomini) in qualche modo – opzioni varie tra officina, bar, auto, divano… – la incontra, la vede così poco vestita e disponibile e si affretta, non a collaborare e a toccarla a sua volta, ma più o meno direttamente a scoprire le sue parti genitali e abbastanza velocemente alla parte dell’atto penetrativo. Prima il tutto è ovviamente preceduto sempre da una fellatio; il cunnilingus o l’uso della mani sulla donna invece è previsto solo in rarissimi casi.  La conclusione è chiaramente l’eiaculazione ad ampio raggio sul viso della fortunata. Quindi di media l’uomo (e vale lo stesso se sono in tanti)  non ha bisogno di toccarla, tanto ci ha già pensato lei prim: passa quindi direttamente alla parte performativa o al ricevere godimento oralmente .

La mia descrizione è funzionale a far notare due elementi. Il primo è che si danno per scontate cose che nelle realtà non lo sono affatto, l’esempio più palese è quello della donna a cui piace così tanto masturbarsi da sola e che non vede l’ora di farlo ma soprattutto di mostrare come lo fa. Spero si capisca l’ironia, come dicevamo negli articoli precedenti la masturbazione è uno standard nettamente più maschile. La seconda è che tutta una serie di cose che nella vita reale sono normali e sono quelle fortemente eccitanti per la donna in queste scene scompaiano. Non corrispondono affatto all’immaginario sessuale femminile, la donna ha bisogno di vedere che l’uomo la sfiora, la tocca, la stringe, la bacia , la coinvolge, che il sesso orale sia reciproco quindi ha bisogno di vederlo in modo soddisfacente come si vede per gli uomini e non mi dilungo oltre con considerazioni che dovrebbero essere già evidenti . L’uomo per sua natura nel guardare questi film non ha la stessa esigenza e non c’è nulla di strano in questo poiché è noto che l’eccitazione per l’uomo è più immediata ed è in primo luogo visiva; quindi quel che accade nella scena, per l’uomo, funziona.

Questo discorso non vuole assolutamente denigrare la pornografia, ma mettere in evidenza quanto il punto di vista espresso attraverso di essa sia prettamente maschile. Il godimento dell’uomo, e specialmente tutto ciò che lo provoca, è ben esplicitato, manca invece totalmente il reale coinvolgimento fisico della donna, parlo di uno scenario in cui l’uomo  si dedica alla donna e quindi la donna si vede protagonista nel ricevere tanto quanto l’uomo . Ed è proprio questo uno dei motivi fondamentali per cui le donne non si identificano nelle scene.

Questo approccio e visione del porno sono dettati da motivi di mercato che, per com’è stato strutturato, è chiaramente predisposto per spettatori maschili. Esiste però chi ha pensato anche alle donne e parlo della regista svedese Erika Lust. Nasce in Svezia, vive e lavora a Barcellona dove fonda la sua pluripremiata compagnia di film pornografici femministi. Ha esordito nel 2007 con una serie di 5 cortometraggi “Five hot stories for her”, ora il suo sito raccoglie tutti i suoi filmati ed una serie di corti le “XConfessions” ovvero un progetto basato su racconti e desideri reali degli utenti. I suoi film non sono dedicati solo alle donne ma anche alla nuove generazioni per un approccio alla sessualità più realistico ed educativo. Qual’ è la sostanziale differenza con gli altri? L’aggiunta del punto di vista femminile nella scelta di ciò che accade e di come accade oltre ad uno spiccato senso estetico in tutto , nei gesti, nei dettagli. Mantenendo comunque il sesso esplicito ma unendolo all’erotismo. Il film è costruito come un porno per tutti nonostante nulla sia stereotipato. La fantasia è molto varia, è più insolita, le situazioni ed i luoghi sono intriganti e la donna da’ sempre l’idea di essere soddisfatta, sia nei film stessi che nel guardarli: provare per credere.

 

 

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