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giovedì, 2 Maggio 2024

Caterina Chinnici apre oggi il festival “Rose Libri Musica Vino” all’ex OPP

04.05.2018 – 14.55- A quarant’anni dall’approvazione della Legge Basaglia, il parco di San Giovanni rappresenta la cornice non casuale per parlare di diritti un tempo negati o non ancora garantiti che attraversano diversi temi: dalla malattia mentale alla parità di genere, dalla mafie alla condizione dei migranti.
Inizia tra poche ore, e prosegue per buona parte di maggio, l’8ª edizione di “Rose Libri Musica e Vino” l’importante rassegna di incontri, lezioni universitarie, conversazioni e musica, promossa dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste, e nata allo scopo di valorizzare lo spazio ritrovato dell’ex Ospedale Psichiatrico di Trieste.
Il festival verrà inaugurato questo pomeriggio alle 18 con l’intervento di Caterina Chinnici, magistrata ed europarlamentare, figlia di Rocco Chinnici, giudice assassinato da Cosa Nostra il 29 luglio 1983. La Chinnici converserà con Leonardo Tamborini, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Trieste e con Pierpaolo Martucci, docente di Criminologia all’Università di Trieste e già Giudice Onorario nel Tribunale per i Minorenni di Trieste; si confronterà con i colleghi triestini sul coinvolgimento dei più giovani da parte delle organizzazioni mafiose in un incontro dal titolo “Le mafie: un gioco da ragazzi?”.
Al termine il pubblico potrà gustare un vino doc proposto da Libera Terra, ascoltando i Violoncelli Itineranti, una formazione al 100% femminile che si propone di promuovere il violoncello in ambiti non tradizionali.
Alle 21, nel Teatro “Franco e Franca Basaglia”, giunge per la prima volta sugli schermi triestini “Lievito Madre. Le ragazze del secolo scorso”, di Concita De Gregorio, Esmeralda Calabria e Geraldina Fiechter: quest’ultima dialogherà con Elisabetta Vezzosi, docente di Storia delle donne e di genere all’Università di Trieste. L’entrata è gratuita.
«La scelta del posto non è casuale- fa notare Fabiana Martini, coinvolta nell’organizzazione dell’evento- il parco è diventato uno dei roseti più importanti d’Italia, simbolo di rinascita ma anche di bellezza, in un luogo dove prima si consumava il non-riconoscimento della persona e che ora è luogo della cura. L’attenzione per le rose e per le persone è la stessa attenzione che ha dimostrato Franco Basaglia».

In caso di maltempo gli appuntamenti si terranno al chiuso.

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