Cronaca

Ex canile comunale, dopo le polemiche lo sgombero: blitz all’alba

LECCE –  Alle prime luci del mattino “Canaglia Occupata”, così era stato soprannominato l’ex canile sanitario leccese dal momento dell’occupazione, è stato sgomberato. Ad entrare in azione poliziotti e vigili del fuoco. Dal 23 luglio lo stabile, sotto sequestro per una precedente inchiesta, era stato trasformato da un gruppo di occupanti in un centro sociale, luogo di raduno, confronto e svago pubblicizzato anche con volantinaggio. Da qui la polemica alimentata in primis delle forze d’opposizione che più volte ne hanno richiesto lo sgombero e il distacco delle utenze. Palazzo Carafa garantì sin da subito di essersi mosso su entrambi in fronti.

Polizia e caschi rossi hanno liberato la struttura all’alba, dando esecuzione ad un provvedimento di sequestro. Con un post fb sulla pagina “Canaglia Occupata” un’unica chiamata a raccolta al momento dello sgombero: “Gli sbirri sono già entrati all’interno del posto e hanno sequestrato i telefoni di tutti i compagni all’interno -si legge- È importante sapere come stiano adesso, accorriamo numerosi al Foro Boario”. Di contro, fa sapere la Questura, nessuno scontro o momento di tensione è stato registrato. Sul posto anche i legali degli occupanti pronti a difenderli nelle sedi opportune: gli avvocati Pinuccio Milli, Carlo Sariconi e Francesco Calabro.

Sette persone, già note alla Digos, sono state denunciate per invasione di edifici, deturpamento ed imbrattamento di cose altrui, furto di energia elettrica e fornitura idrica. Inoltre a 3 soggetti sono stati notificati i fogli di via dal Comune di Lecce per tre anni in quanto responsabili dei reati sopra indicati.

Intanto parlano di “legalità ripristinata” gli esponenti politici da subito dimostratisi intolleranti verso l’occupazione. Lega, Forza Italia, Sentire Civico e Movimento in Libertà, in un comunicato congiunto, ringraziano le forze dell’ordine “per la sensibilità dimostrata -si legge- malgrado le voci calunniose e diffamatorie esternate da qualcuno nel corso delle attività e delle nostre denunce”.

E.Fio

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