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Viterbo - L'appello di Mauro Rotelli al congresso provinciale di Fratelli d'Italia

“Unità e svolta a destra sono un obbligo”

di Daniele Camilli
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Il congresso provinciale di Fratelli d'Italia

Il congresso provinciale di Fratelli d’Italia

Il congresso provinciale di Fratelli d'Italia

Il congresso provinciale di Fratelli d’Italia

Mauro Rotelli

Mauro Rotelli

Giovanna Petrenga

Giovanna Petrenga

Filippo Rossi

Filippo Rossi

Giulio Marini

Giulio Marini

Gian Maria Santucci

Gian Maria Santucci

Enrico Contardo e Leonardo Michelini

Enrico Contardo e Leonardo Michelini

Viterbo – Unità e svolta a destra in vista delle prossime consultazioni elettorali. Dalle amministrative alle politiche, passando per le regionali. È questa la linea di Fratelli d’Italia, lanciata e ribadita al congresso provinciale svoltosi alle Terme dei Papi a Viterbo per l’elezione dei delegati al plenum nazionale che si svolgerà a Trieste all’inizio di dicembre. Il primo congresso della destra italiana a Trieste, tra le città simbolo dell’unità nazionale.

Fotogallery: Il congresso provinciale di Fratelli d’Italia

“La parola chiave è sfida – ha detto Mauro Rotelli dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia (Fdi) -. E per noi questa è una sfida definitiva”, riferendosi al voto che caratterizzerà i primi sei mesi del 2018.

“L’ultimo credito che i cittadini potrebbero concedere al centrodestra perché si ritiene che questa possa essere una parte che porti dei cambiamenti e una freschezza che in questi ultimi anni non c’è stata. Una sfida che però non si riduca al gioco dei quattro cantoni nella ricerca di candidati e alleanze, trovando invece una sintesi positiva non per i singoli ma per i territori. Una sfida – ha sottolineato Rotelli – che deve comprendere al suo interno una svolta a destra. Una destra contemporanea, senza populismi”.

La parola d’ordine, come ha sottolineato uno dei principali leader di Fratelli d’Italia, è una: “obbligo svolta a destra”.

Ad ascoltarlo in sala, quasi tutto il centrodestra viterbese. Mancava sono Unione della Tuscia. C’erano i sindaci di Bassano in Teverina, Alessandro Romoli dell’Udc, e di Sutri, Guido Cianti di Direzione Italia, Umberto Fusco di Noi per Salvini, Dario Bacocco, Giovanni Arena e Giulio Marini di Forza Italia, il consigliere regionale Daniele Sabatini di Cuori italiani, Gian Maria Santucci di Fondazione, Filippo Rossi e Giacomo Barelli di Viva Viterbo.

Tra il pubblico anche il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini che nel suo intervento di saluto ha dato “disponibilità a un confronto di idee che non sia però demagogico” e il suo assessore alla cultura, Antonio Della Iaconi.

Al tavolo della presidenza il coordinatore provinciale di Fdi Giuseppe Talucci Peruzzi, gli onorevoli Marco Marsilio e Giovanna Petrenga che ha diretto i lavori congressuali. A moderare gli interventi l’ex vice sindaco di Viterbo Luigi Maria Buzzi.  

Trentotto i delegati per acclamazione che tra il 1° e il 2 dicembre andranno a Trieste per eleggere il segretario nazionali e tutti gli organi dirigenti del partito. Soltanto dopo verranno eletti i segretari provinciali. “Il congresso di oggi – ha dichiarato infatti Rotelli a margine del congresso – serve per eleggere i delegati nazionali. Questo perché non vogliamo arrestare il percorso di aggregazione attorno al partito. Sono in corso numerose iscrizioni a Fratelli d’Italia e anche questi nuovi iscritti hanno tutto il diritto di votare il prossimo segretario territoriale”.

Unità di tutto il centrodestra viterbese, dunque. Per vincere innanzitutto le elezioni comunali dopo le divisioni e le lacerazioni di questi ultimi anni. E per farlo, secondo Rotelli, sono fondamentali “la passione, la concretezza e la capacità di trasmettere le esperienze passate”.

A raccogliere la sfida, Filippo Rossi di Viva Viterbo. “Dobbiamo modificare le sorti della città e farlo tutti insieme – ha detto Rossi -. La politica ha il dovere di raccontare e scrivere il romanzo collettivo, vale a dire costruire il futuro di una comunità. Se non fa questo, la politica diventa solo amministrazione di condominio. E sono convinto che qui a Viterbo c’è una strada ben segnata per rapporti culturali e d’amicizia per cambiare finalmente la città insieme e ridargli un destino futuro”.

Appelli all’unità sono arrivati anche da Romoli, Cianti e Fusco. Contro un Partito democratico, ha sottolineato Bacocco, “che si preoccupa più di salvaguardare banche e immigrati piuttosto che i nostri giovani”.

“Se oggi c’è un centro destra competitivo – ha rilanciato infine Santucci – lo dobbiamo a Fratelli d’Italia che ha di nuovo messo in piedi un dibattito politico all’interno di tutto il centrodestra. Non voglio più perdere e dobbiamo tornare al governo della città perché Viterbo ha bisogno di noi. E per vedere Viterbo come non l’abbiamo mai vista dobbiamo fare quello che non abbiamo mai fatto”. 

Daniele Camilli


Delegati al congresso nazionale di Fratelli d’Italia

Delegati di diritto
Paolo Bianchini
Paolo Bozzi
Pierpaolo Pasqua
Luigi Maria Buzzi
Gianluca Grancini
Claudio Ubertini
Mauro Rotelli
Antonio Porri

Delegati eletti
Donatella Salvatori
Gianluca Mantuano
Serenella Bovi
Claudio Bartolucci
Fabrizio Fortini
Giuseppe Talucci Peruzzi
Luigi Todaro
Costanza Fantucci
Giampiero Monti
Andrea De Simone
Massimo Giampieri
Luca Giampieri
Giulia Matteucci
Massimiliano Carrisi
Paola Proietti
Roberto Tomassini
Massimo Mottola
Giulio Zelli Menegali
Roberto Tomassini
Elisa Giovannini
Marco Fedele
Alessandro Campisi
Alberto Cataldi
Raffaello Giacchetti
Vincenzo Spaziani
Paolo Tocci
Giuseppe Duranti
Agostino Pompili
Pietro Maria Ferri
Paolo Domenico Manzi
Aldo Latini
Alessandro Patassini
Stefania Nicolosi
Leopoldo Liberati
Claudio Darida
Federico Porri
Roberto Sbarra
Marco Maria Berretta
Vincenzo Caccia


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22 ottobre, 2017

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