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Viterbo - Articolo 1 e Mdp attaccano Poletti

“Il ministro ci spieghi la bufala del jobs act”

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Giuliano Poletti

Giuliano Poletti

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Ma che colpa abbiamo noi? E’ questa la domanda che da un po’ di tempo ci poniamo prima come politici poi come cittadini viterbesi, davanti all’incalzante, assidua presenza di personaggi in cerca di autore: prima uno sperduto Gentiloni fatto sbarcare in un plumbeo Poggino, poi la ben più rassicurata Bellanova, passando per la iperpresenzialista Fedeli, infine, per la gioia di tutti, Poletti!

Vorremmo proporre solo uno spunto di riflessione al pacioso Poletti, ben attenti a non rovinargli la gita in terra di Tuscia rammentando le tante improvvide sparate da ministro/gaffeur (dal lavoro trovabile più col calcetto che con il curriculum di studi, ai giovani italiani all’estero molti dei quali “è meglio non averli tra i piedi”, dall’inutilità della laurea a 28 anni, alla dignitosissima vita che si può fare con 320 euro al mese di paghetta statale, ecc..).

Il ministro Poletti, ci dirà tante belle parole, ma dovrebbe spiegare come commenta il primo rapporto congiunto 2016 Inps – Istat – Inail – Anpal – Ministero del Lavoro che fotografa impietosamente la situazione lavorativa degli italiani nel periodo 2012-2016 .

Gli italiani che hanno lavorato per un periodo che va da 1/3 giorni a max qualche settimana sono aumentati, schiacciati tra decreto Poletti 2014, Jobs act 2015, abolizione dell’art.18, in maniera paurosamente esponenziale :nove milioni in 5 anni, un milione in più del 2012. Fa eccezione, chiaramente il 2015, con la promessa degli sgravi triennali per le assunzioni.

Il 2016 ha mostrato ingloriosamente la bufala dei contratti a tutela crescente: aumento del precariato, licenziamenti selvaggi soprattutto per i nuovi contratti, esplosione dei voucher, una media di 3.000 euro l’anno per chi ha la fortuna di un lavoro a tempo determinato, possibilità di ben 5 proroghe ed elasticità massima nel rinnovare o interrompere il rapporto lavorativo…

Ci spieghi questo il ministro, perché oltre “la buona scuola” ci preoccupa” il buon lavoro”

Articolo 1
Mdp Coordinamento Provinciale


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14 dicembre, 2017

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