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Viterbo - Su Repubblica le relazioni di Asl e vigili del fuoco sullo stato dei centri d'accoglienza nella provincia

“Immigrati, in tredici in un appartamento per due”

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Un gruppo di stranieri

Un gruppo di stranieri

Viterbo – “Immigrazione, il caso di Viterbo: In tredici in un appartamento per due”. Lo scrive il quotidiano Repubblica, che cita le relazioni sullo stato dei centri di accoglienza che gli ispettori della Asl e dei vigili del fuoco hanno consegnato al prefetto di Viterbo. “Fotografano – sottolinea il giornale nazionale – una situazione di anomalia permanente. Quasi nessuno dei centri, autorizzati e destinatari dei fondi del Viminale per l’accoglienza dei migranti, è pienamente in regola”.

Il report, ripreso da Repubblica, evidenzia: “L’appartamento potrebbe ospitare due persone e quindi risulta sovraffollato di undici unità. È presente nella struttura un seminterrato in cui sono state allestite ulteriori camere, ma alcune non hanno finestra e non possono essere adibite a permanenza notturna”. E ancora: “Assenza di misure antincendio, presenza di un deposito gpl interrato senza autorizzazioni, altezze delle stanze insufficienti, appartamenti con meno sedie di quanti sono gli ospiti”.

La Asl di Viterbo avrebbe visitato quattordici strutture. “Nel capoluogo, ad Acquapendente, a Blera, Celleno e Cellere – scrive Repubblica -. Nel verbale di ispezione relativo ai locali gestiti dalla coop Social house team, a Viterbo, l’Asl scrive: ‘L’appartamento di 57,8 metri quadrati, utilizzato per l’accoglienza di 13 migranti uno dei quali portatore di handicap, presenta tracce di umidità e condensa ai soffitti e alle pareti, il servizio igienico non risulta attrezzato per portatori di handicap. Per le caratteristiche costruttive, l’appartamento potrebbe ospitare due persone’. Non va meglio in un altro appartamento della Social house, da 124 metri quadrati: ‘Potrebbe ospitare 5 persone, ce ne sono 20’.

Più o meno sullo stesso tenore – continua Repubblica – l’esito dell’ispezione all’edificio a due piani a disposizione dell’associazione Virtus Italia onlus Consorzio di solidità sociale: ‘Potrebbe ospitare 22 persone, ma ne abbiamo contate 30’. L’ex albergo Aquila d’oro ad Acquapendente aveva l’autorizzazione per 24 migranti, ma poi – si legge nei verbali – si sono messi a usare il seminterrato ‘raggiungibile da un vano scala esterno’ per aggiungere camere.

Le relazioni ispettive dei delegati Asl – conclude Repubblica – segnalano, negli appartamenti affittati da privati, diverse piccole irregolarità o mancanze: cappe aspiranti che non esalano verso l’esterno, mancanza di sedie, sporcizia, docce danneggiate. Quelle dei vigili del fuoco, invece, si sono concentrate sulla violazione di norme antincendio: ‘mancano gli estintori portatili’ (centro di accoglienza la Casa dei popoli a Cellere), ‘assenza di dispositivi di sorveglianza di fiamma nel piano cottura’ (appartamento a Viterbo), e così via”.


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5 maggio, 2018

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