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Elezioni comunali 2018 - A piazza delle Erbe il comizio di Giorgia Meloni (FdI)

“Abbiamo una ricetta per Viterbo, città che amo”

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Viterbo – “Abbiamo la ricetta per questa città”. Arriva Giorgia Meloni a Viterbo, Fratelli d’Italia chiude la campagna elettorale per le elezioni comunali con la numero uno del partito.

Piazza delle Erbe è piena. Un comizio. Una novità e un ritorno al passato al tempo stesso, in un momento in cui i partiti, sempre meno scendono in piazza e soprattutto a riempirle. Nel cuore della città, Meloni spazia dall’Europa al governo Conte, dall’Italia che FdI vorrebbe, all’appuntamento elettorale di domenica. “Noi siamo per le grandi sfide – osserva Giorgia Meloni – a questa città io sono molto legata, la guardo con gli occhi dell’amore. Mi sento a casa mia e so che potrebbe avere molto di più.

Giorgia Meloni, comizio a piazza delle Erbe

Ma noi una ricetta ce l’abbiamo. Dateci l’occasione di sperimentarla . Però non basta andare a votare. Bisogna aiutare gli indecisi e spiegare loro che non tutti i politici sono uguali. Io non sono uguale a uno del Pd”.

La ricetta FdI è composta da ingredienti unici per Viterbo e altri, già sperimentati e pronti da dosare. “Sapete – domanda dal palco, Meloni – dopo Roma qual è il comune nel Lazio col maggior numero di turisti? Terracina. Lì c’è un sindaco FdI. Ha deciso d’investire su bellezza, storia, cultura e il mare. Invertendo la tendenza. Oggi, pure la Coca Cola ha deciso di mettere Terracina sulle lattine. Viterbo non ha nulla da invidiare a Terracina”.

L’Aquila, altro centro amministrato da un primo cittadino Fratelli d’Italia. “Appena insediato – ricorda Meloni – ha deciso d’annullare il bando per l’assegnazione delle case in housing sociale, a prezzi agevolati. Su 50 disponibili, quaranta coi vecchi criteri andavano a extracomunitari. Riscritto il regolamento, sono andate a cittadini italiani in difficoltà. È un modello.

Diverso da quello di Roma, dove la sindaca ha deciso di pagare i romani che prendono in casa un rom. Sancendo che se sei romano e vivi sotto i ponti, puoi anche morire”.

Giorgia Meloni, comizio a piazza delle Erbe

Spiega perché preferisce parlare di patria piuttosto che di paese: “Patria vuol dire terra dei padri, quindi presuppone che ci siano radici, paese deriva da villaggio. Ma l’Italia è molto di più”. Poi ritorna alla sindaca di Roma Virginia Raggi. Suo bersaglio preferito.

“Ultimamente ci sta dando soddisfazione. Ha deciso di mettere le mucche tosaerba, abbattere gli alberi per evitare gli incendi e si è inventata l’asfalto magico per coprire le buche. Talmente magico da scomparire in 24 ore”.

Parla di Francia e Germania. Paesi che difendono i loro interessi. “Fanno bene. Non sono loro a sbagliare, ma noi, che con governi deboli non difendiamo i nostri. Come sui migranti. Noi siamo il campo profughi dell’Europa, ma andate a vedere la gendarmeria francese come si comporta con gli immigrati che a Ventimiglia tentano di superare i confini. Loro sono liberi di farlo, noi no.

Giorgia Meloni

Questa battaglia contro chi entra in Italia da irregolare, i primi a sostenerla, lo vediamo quando raccogliamo firme ai gazebo, sono stranieri che hanno fatto tutta la trafila, hanno diritto a stare nel nostro paese. E per me queste persone sono nostri fratelli”.

Prima della piazza, veloce incontro con la stampa da Schenardi. Dove ricorda come i parlamentari FdI siano passati da 8 a 50: “Sono felice che tra questi, Viterbo sia rappresentata con Mauro Rotelli”.

Come primo provvedimento per la città, vorrebbe un impegno per realizzare le infrastrutture. Pensa che la vittoria al primo turno sia possibile. “La campagna elettorale si fa fino a quando non chiudono le urne, ma ci sono ragionevoli motivi per cui potremmo farcela”. Poi adesso, anche il vincitore del Grande fratello ha spiegato pubblicamente d’appoggiare il sindaco Arena: “Tutto conta”.

Giorgia Meloni, Mauro Rotelli e Giovanni Arena

In piazza il comizio sotto un cielo minaccioso. Qualche goccia di pioggia. Parla il candidato sindaco Giovanni Arena. Si prepara a passare l’estate in comune: “Luglio e agosto saremo lì, ci lasciano una macchina senza benzina e con le gomme sgonfie”.

Mauro Rotelli guarda verso piazza delle Erbe. “Il salotto di Viterbo pieno, che torna a parlare di politica è la risposta a una campagna definita un in sordina”. Tocca a Giuseppe Talucci Peruzzi fare gli onori di casa, anche in quest’occasione. Al termine della campagna sarà nominato cerimoniere ufficiale del partito.

Giovanni Arena e Giorgia Meloni

Finito il comizio, foto di rito con i candidati e poi selfie. Prima che Giorgia Meloni riparta per Roma. “Ho adottato una regola – spiega ai presenti – quando posso, cerco d’essere a casa prima che mia figlia si addormenti. Come potrei voler difendere la famiglia, se non riesco a pensare alla mia?”.

Giuseppe Ferlicca


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7 giugno, 2018

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