Parigi – Non si tratterebbe di terrorismo. Grida Allah Akbar e l’Isis rivendica, ma si sarebbe trattato del gesto di uno squilibrato.
E’ il 36enne che questa mattina a Trappes, nell’hinterland di Parigi, a circa 30 chilometri dalla capitale francese, ha accoltellato per strada tre donne, uccidendone due, la madre e la sorella, e ferendo una passante.
L’uomo era schedato come islamista radicale, ma pare soffrisse anche di disturbi psichici. E’ entrato in azione intorno alle 10,40 in rue Claudel, non lontano da Versailles, e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo poco prima del decesso.
“L’omicida ha trovato rifugio inizialmente in una casa da cui poi è uscito – si legge in un comunicato della Gendarmérie – a quel punto, “dopo aver minacciato i poliziotti presenti sul posto, è stato ucciso”.
Il ministro degli interni Gérard Collomb, nonostante la rivendicazione, lascia aperto il campo anche ad altre ipotesi investigative.
“Il caso di oggi lascia trasparire un importante problema psichiatrico – afferma il Ministro – l’uomo era, sì, segnalato nel registro dell’antiterrorismo, ma nel complesso si tratta di una persona squilibrata più che un attivista impegnato, in grado di rispondere agli ordini di un’organizzazione terroristica come l’Isis”.
Alcune fonti riferiscono che l’uomo, con forti problemi psichici, di depressione e alcolismo, qualche anno fa, era stato condannato per apologia al terrorismo.
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