Viterbo – E’ stata la Santa Rosa dei selfie quella della prima volta da vicepremier di Matteo Salvini.
Fotogallery: Gli ospiti di palazzo dei Priori
Anche a palazzo dei Priori dove ha fatto un passaggio lampo all’insegna dei flash. Leggenda vuole che in piazza gli avessero appena regalato un fiasco di vino e lui lo abbia accettato. Due domande due. Lei ha una preghiera da rivolgere a Santa Rosa? “Certo, ma è una preghiera privata”. Alla sua terza volta, si sente un habitué del Trasporto? “Questa è la volta più bella, perché sono al governo”.
Ma Salvini non è l’unico ministro a palazzo dei Priori. C’è anche Elisabetta Trenta, titolare della Difesa. D’obbligo un saluto al generale Giovanni Nistri, comandante generale dell’arma dei carabinieri e a quello provinciale della Tuscia Giuseppe Palma. E uno pure al suo collega Matteo Salvini al quale si avvicina di proposito per dirgli: “Diamoci la mano se no ci dicono che litighiamo…”.
Seduto senza farsi notare davanti al televisore della sala Regia per non perdere neanche un minuto della diretta della processione dei facchini verso San Sisto c’è un ex di lusso, Silvio Ascenzi, l’ex sindaco che nel maggio 1984 ha portato l’ospite degli ospiti a palazzo dei Priori, il papa santo Giovanni Paolo II, ad assistere a un trasporto straordinario. Poi ci sono stati un premier e un vicepremier. Ma mai più nessuno come lui. “Sotto il colonnino della finestra dove si è affacciato il pontefice c’è una pergamena con la mia firma, la troveranno quando verrà il prossimo papa”, confida Ascenzi Silvio. Ex sindaco, ma anche ex facchino: “Dal 1972 al 1976, quando ero vicesindaco, ho portato il Volo d’Angeli, sono ancora oggi l’unico politico ad avere avuto questo onore”.
Pochi metri più là spicca nella sua semplicità Alberto Tarzan Mezzetti, in arte il vincitore dell’ultima edizione del Grande Fratello. Per il neo-divo è la prima volta da vip a Palazzo dei Priori. “Ho sempre visto la Macchina comodamente da casa, visto che abito al Corso. Diciamo che stavolta è più emozionante, ma anche più scomodo”, scherza, coi capelli legati in una crocchia perché nella Sala delle Bandiere, come nella sala d’Ercole e nella sala Regia, si boccheggia per il caldo canicolare.
Look eccentrico su un sorriso disarmante, uno che si fa notare tutti gli anni è il principe Stanislas Klossowski de Rola, barone di Watteville, figlio primogenito del pittore Balthus. Dal famoso padre ha ereditato il castello di Montecalvello e l’amore per la Tuscia. “Passo cinque mesi l’anno nel Viterbese, a Montecalvello, più di quanto io stia nella mia casa di Malibù in California o nel palazzo ex dimora reale su un’isola della Thailandia”, spiega. Al suo fianco la bellissima moglie orientale, che annuisce anche se non capisce: “Lei non parla italiano, ma le è piaciuta tanto la questa tradizione unica”.
Il top del pop, nel senso della popolarità, alla band dei Dear Jack, due di Montefiascone, uno di Tarquinia e uno di Pescara, Riccardo l’unico che, pur vivendo da due anni sul colle falisco, non abbia mai visto la Macchina: “Ma non vedevo l’ora perché me ne hanno parlato così tanto e con così tanto entusiasmo che volevo sperimentare di persona. Sono rimasto catturato dall’entusiasmo di un’intera città”.
Conferma la sua passione per santa Rosa la sempreverde Giorgia Meloni che nella tradizione viterbese vede una metafora dell’Italia: “E’ la mia quarta volta, la prima volta fu l’impatto con un evento maestoso poi ho scoperto la partecipazione di un’intera città che spegne le luci al passaggio della Macchina e guai a non farlo, è il grande cuore dei viterbesi, quello che di noi italiani neanche i cinesi possono copiare. Grazie a Viterbo che difende una tradizione millenaria”.
Sempre in quota Fratelli d’Italia, insieme al deputato viterbese Mauro Rotelli, si fa vedere Fabio Rampelli. Per Forza Italia, invece, c’è la ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani e Maurizio Gasparri, anche lui spettatore ormai consueto della macchina di santa Rosa. “E’ una tradizione meravigliosa alla quale ho già partecipato decine e decine di volte – commenta Gasparri -, ma quest’anno con il sindaco Giovanni Arena in Comune ha tutto un altro sapore”.
Non solo centrodestra. Anche il Pd ha qualche volto noto da sfoggiare. Come il deputato Emanuele Fiano accompagnato a palazzo dei Priori dall’assessora regionale Alessandra Troncarelli e il consigliere Enrico Panunzi che gli fanno da ciceroni, sulla città e sulla tradizione della macchina di santa Rosa.
Abiti da sera, cravatte di seta e flash pronti ad ogni angolo. Ma la vera star è quella che si fa vedere intorno alle 21.45. Le luci si spengono, le bocche si tacciono. E’ vera Gloria.
Silvana Cortignani
Francesca Buzzi
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