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Viterbo - Enrico Maria Contardo dal capoluogo allarga l'orizzonte - Rapporti complicati con gli alleati in vista delle amministrative 2019: "Ecco perché correremo da soli in gran parte di comuni"

“Forza Italia e FdI non si vogliono rendere conto che la Lega esiste”

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Enrico Contardo

Enrico Contardo

La conferenza stampa della Lega

La conferenza stampa della Lega

Viterbo – (g.f.) – “Comunali 2019, la Lega presenterà il maggior numero possibile di propri candidati sindaco”. A primavera andranno al rinnovo diversi comuni nella Tuscia, ed Enrico Maria Contardo vuol far giocare al suo partito un ruolo di primo piano. Perché se aspetta gli alleati di centrodestra, la Lega rischia di rimanere in panchina.

Lo dice chiaramente il vice sindaco di Viterbo, nonché responsabile del partito di Matteo Salvini. L’argomento del giorno è la bizzarra crisi a palazzo dei Priori, ma per Contardo è l’occasione anche di chiarire i rapporti di forza tra i partiti di centrodestra.

“Ci accusano di voler andare per conto nostro – spiega Contardo – ma se non facessimo così, resteremmo esclusi, perché gli altri due partiti ragionano solo sui loro nomi da candidare a sindaco”. Dimenticandosi dei “padani della Tuscia.

“Forza Italia e Fratelli d’Italia non si vogliono rendere conto che nel nostro panorama politico esiste un partito che si chiama Lega”. Contardo li invita a prendere contatto con la realtà. “Loro non sono forza trainante del centrodestra – spiega Contardo – se ne devono rendere conto. I numeri parlano chiaro.

È vero, vanno meglio a Viterbo rispetto al resto d’Italia, ma non possono ignorarci nelle scelte. Altrimenti le scelte noi le prendiamo per conto nostro”.

Maggio sarà uno spartiacque. “Dopo il voto, i rapporti possono cambiare e magari tra sei mesi potremmo scordarci noi di chiamare gli alleati”.

Riferimento a una dimenticanza l’ultima in ordine di tempo, subita dalla Lega. Quando si è trattato di scegliere i componenti del cda Talete.

“È allucinante – osserva Contardo – ci accusano di avere creato problemi all’amministrazione comunale di Viterbo, poi si riuniscono e decidono per conto loro, come per Talete.

In quel caso era impossibile eleggere più di un candidato, ma coerenza avrebbe voluto che almeno fossimo chiamati a discutere delle scelte. Magari avremmo potuto proporre un nome.

Sindaci pronti a sostenerci ne avevamo. Come al solito, abbiamo fatto prevalere il buonsenso non presentando candidati, per non mettere in difficoltà quello del centrodestra”. Ma la scorta di pazienza verso gli alleati, pare di capire che si stia esaurendo.


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16 dicembre, 2018
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