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Sport - Calcio - Seconda categoria - Le decisioni del giudice sportivo dopo il match di sabato - 800 euro di multa alla società, l'allenatore e un calciatore fermi un turno, altri tre fuori per due giornate e atti alla procura della Figc per individuare l'autore del calcio al direttore di gara

Insulti razzisti all’arbitro, dieci giornate e tre mesi di squalifica a due giocatori dell’Aurora

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L'arbitro di Vetralla Farhane Salah Eddine

L’arbitro di Vetralla Farhane Salah Eddine

Viterbo – (s.s.) – Multa carissima e squadra decimata. Per l’Aurora Viterbo, dopo il match di sabato contro la Virtus Marta, il conto è salato.

D’altronde il comunicato a firma del giudice sportivo Ernesto Milia lascia poco spazio all’immaginazione e condanna gli insulti razzisti al giovane arbitro Farhane Salah Eddine con due lunghe squalifiche.


L’episodio di sabato: “Negro di merda”, insulti razzisti e botte all’arbitro di Samuele Sansonetti


A pagare sono Alessio Tonnicchi e Mattia Corradini, fermati rispettivamente per tre mesi (fino al 21 marzo 2019) e dieci giornate, mentre l’allenatore e un calciatore sconteranno un turno e altri tre giocatori rimarranno ai box per due.

Come spiegato dal lungo comunicato la multa di 800 euro arriva “Per indebita presenza, a fine gara, all’interno degli spogliatoi di persone riconducibili alla società che offendevano e minacciavano l’arbitro con espressioni di natura razzista. Perché, propri tesserati, non identificati a fine gara spintonavano l’arbitro che era tutelato da un dirigente della società. A causa delle spinte, il succitato dirigente lo faceva casualmente barcollare e nel contempo un calciatore non identificato lo colpiva con un calcio al rene.

Successivamente l’arbitro, a causa del calcio ricevuto, si portava al pronto soccorso dell’ospedale di Belcolle di Viterbo dove gli riscontravano trauma contusivo regione lombare guaribile in 5-6 giorni.

Questo organo giudicante, non potendo perseguire il capitano e vicecapitano della società Aurora Viterbo in quanto espulsi dall’arbitro nel corso della gara, come previsto dall’art. 3 comma 2 del Cgs, trasmette gli atti alla procura della Figc per l’individuazione del calciatore, non identificato, che ha colpito con un calcio ai reni l’arbitro procurandogli le conseguenze di cui sopra. Sanzione così determinata anche in considerazione del fattivo comportamento di un dirigente della società”.

Diverse invece le motivazioni delle squalifiche: un turno all’allenatore Alessandro Corradini per proteste nei confronti dell’arbitro, un turno ad Andrea Filippi e due a Fernando Befanelli, Diego Bastianelli e Simone Grossi dopo l’espulsione sul campo, dieci a Mattia Corradini (non espulso sul campo) “perché a fine gara rivolgeva all’arbitro espressione offensiva di natura razzista” e tre mesi ad Alessio Tonnicchi perché “espulso per doppia ammonizione dall’esterno del recinto di gioco rivolgeva all’arbitro gravi insulti di natura razzista e gravi minacce che reiterava a fine gara”.

Decisioni contrastanti con la posizione dell’Aurora Viterbo, manifestata ieri dal presidente Roberto Troncarelli. “Aspetteremo il comunicato – ha spiegato quest’ultimo – e accetteremo serenamente le decisioni del giudice sportivo, se queste saranno in linea con quanto accaduto. Se lo stesso si baserà invece su un referto in cui i fatti sono stati, magari artatamente e da mani adulte, amplificati, allora la società che rappresento tutelerà la propria immagine in tutte le sedi che i regolamenti, sportivi e non, consentiranno”.

Samuele Sansonetti


Articoli:  Roberto Troncarelli, presidente Aurora: “La partita sembra essere stata una specie di guerra dell’arbitro contro i nostri giocatori” – Gaddi, dirigente scolastico, docenti, alunni: “Paolo Savi contro il razzismo, lo sport non è violenza” – “Negro di merda”, insulti razzisti e botte all’arbitro di Samuele Sansonetti


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21 dicembre, 2018

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