Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
    • Facebook
    • Twitter
    • LinkedIn
    • Google Bookmarks
    • Webnews
    • YahooMyWeb
    • MySpace
  • Stampa Articolo
  • Email This Post

Viterbo - Ieri la festa "Sa die de sa Sardigna" alla Grotticella organizzata dall'associazione Sardegna in Tuscia - L'alto prelato: "È bello essere qui, ogni anno le facce diventano sempre più famigliari" - Alla manifestazione anche Tajani, Battistoni, Fusco e Rotelli

L’abbraccio della Tuscia per il cardinale Angelo Becciu

di Paola Pierdomenico
Condividi la notizia:

Viterbo - La festa "Sa die de sa Sardigna"

Viterbo – La festa “Sa die de sa Sardigna”

 

Viterbo - La festa "Sa die de sa Sardigna"

Viterbo – La festa “Sa die de sa Sardigna”

Viterbo - La festa "Sa die de sa Sardigna"

Viterbo – La festa “Sa die de sa Sardigna”

Viterbo - La festa "Sa die de sa Sardigna"

Viterbo – La festa “Sa die de sa Sardigna”

Viterbo - La festa "Sa die de sa Sardigna"

Viterbo – La festa “Sa die de sa Sardigna”

Antonio Manca

Antonio Manca

Il cardinale Angelo Becciu

Il cardinale Angelo Becciu

Viterbo - La festa "Sa die de sa Sardigna"

Viterbo – La festa “Sa die de sa Sardigna”

Viterbo - La festa "Sa die de sa Sardigna"

Viterbo – La festa “Sa die de sa Sardigna”

Viterbo – L’abbraccio della Tuscia per il cardinale Angelo Becciu. L’occasione è stata la tradizionale festa “Sa die de sa Sardigna”, organizzata alla parrocchia di santa Maria della Grotticella dall’associazione Sardegna in Tuscia.

In tanti hanno partecipato alla manifestazione per esprimere l’orgoglio sardo che rende questo popolo la quintessenza di una terra ricca di valori, tradizioni e bellezze. Che ti fa sentire in famiglia pur senza legami di sangue e che è espressione di cultura, appartenenza e volontà di mantenere forte un’identità che è ricchezza.

È con questo spirito che il cardinale Becciu, sardo di Pattada, è stato accolto ieri alla festa che era anche l’occasione per celebrarlo dopo l’importante nomina arrivata pochi mesi fa.

Lui, col vescovo Lino Fumagalli e don Pino, ha officiato la messa. Un momento di raccoglimento molto intenso e sentito.


Fotogallery: La festa “Sa die de sa Sardigna”


Il cardinale Becciu, dopo la messa, ha preso parte al pranzo. Tra la gente e con la gente, come ha sempre fatto. Col sorriso in faccia ha fatto foto, stretto mani e parlato con chi gli si avvicinava per un saluto.

“Per me – ha detto il cardinale Becciu – è ogni volta una grande gioia incontrare questa comunità di cui sento parlare sempre bene. Anche il vescovo Fumagalli, durante l’omelia, ha lodato i sardi per l’operosità e la fedeltà alla chiesa.
Quest’anno, come qualcuno mi ha fatto notare, torno da cardinale. Cosa cambia? Per me è un’opportunità maggiore per invitare i miei fratelli a rinnovare la loro comunione al Papa e alla chiesa, oltre che a mantenere la fede nel Vangelo”.

Per lui il vero senso di questa iniziativa è il fatto che sia “un modo per ritrovarsi. Teniamo alle nostre origini e a tutta quella serie di tradizioni e valori che ci hanno lasciato i nostri padri e che ci accompagnano quotidianamente, a partire dall’onestà, dall’accoglienza e dalla fedeltà nella chiesa. È bello essere qui, ogni anno le facce diventano sempre più famigliari“.

La festa viene portata avanti anche per consolidare il legame con il territorio ed è stata organizzata dall’associazione Sardegna in Tuscia che si è costituita nel 2016. Quest’anno con un significato ancora più particolare.

“L’abbiamo fatta – dice il presidente Antonio Manca – soprattutto per onorare la nomina a cardinale di sua eccellenza Angelo Becciu. Resta comunque il modo per tenerci in contatto e ricordare da dove veniamo. Quelle origini che sono parte di noi e che portiamo dentro”.

Becciu ha scambiato due chiacchiere anche col costruttore della macchina di Santa Rosa Raffaele Ascenzi che, mentre gliene parlava, dal suo cellulare, gli ha mostrato delle immagini del trasporto di Gloria.

Visita lampo del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani accompagnato dal sindaco Giovanni Maria Arena, dal senatore Francesco Battistoni e dal consigliere comunale Giulio Marini. Dopo aver scherzato col cardinale Becciu, Tajani, impegnato nella Tuscia per il pranzo di tesseramento di FI, ha lasciato la sala con un saluto: “Viva la Sardegna, sempre”.

Dopo di lui, è arrivato anche il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Rotelli, di origini sarde, con il deputato Carolina Varchi. Entrambi hanno salutato Becciu e accanto a lui hanno preso parte al pranzo.

La giornata si è conclusa con una lotteria che aveva come primo premio un coltello di Pattada. Ad allietare l’atmosfera anche musica tipica.

Erano presenti, tra gli altri, l’onorevole Salvatore Deidda, arrivato da Cagliari e intrattenutosi per tutta la giornata, il procuratore capo Paolo Auriemma, il pm Massimiliano Siddi col padre, il prefetto Giovanni Bruno, che col senatore leghista Umberto Fusco ha anche partecipato alla messa, gli avvocati Giovanni Bartoletti e Guglielmo Ascenzi, il comandante della compagnia dei carabinieri di Viterbo Federico Lombardi e quello della stazione Maurizio Iannaccone.

 

Paola Pierdomenico


Condividi la notizia:
2 dicembre, 2018

                               Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564Informativa GDPR

 

 

Test nuovo sito su aruba container http://tst.lavelina.eu/grazie-al-dottor-chegai-e-al-suo-reparto-di-radiologia-diagnostica/