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Celleno - Domenica 27 gennaio alle 17,30 lo spettacolo in occasione della Giornata della memoria

“Un witz ci salverà” in scena al palazzo della cultura

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Gianni Abbate

Gianni Abbate

Celleno – Riceviamo e pubblichiamo – Domenica 27 gennaio alle 17,30, al palazzo della cultura di Celleno, il Teatro Null officina culturale della Regione Lazio “I porti della Teverina” con il comune di Celleno, presentano per la Giornata della Memoria: “Un witz ci salverà” ovvero l’umorismo ebraico, ideazione Gianni Abbate.

Uno spettacolo fatto di narrazioni storiche, poesia, e tante storie divertenti. Un’immersione nella lingua e nella cultura Yiddish, per raccontare la condizione universale dell’Ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque.

La leggerezza delle battute più sottili in contrasto con i racconti dei soprusi e dei lager. Un puzzle Yiddish coinvolgente, colorato, al quale partecipano tutti i personaggi-tipo: ebrei polacchi, americani, russi e tedeschi, commercianti, sarti e rabbini, tornando così sui passi di quel popolo eletto cacciato e sparso per il globo, eppure unito dalla propria mastodontica cultura.

Lo spettacolo inizia con un breve excursus storico e sul perché gli ebrei sono stati da sempre oggetto di discriminazione, di isolamento, di tirannia e, in ultimo, di genocidi da parte degli altri popoli, a partire dagli assiri e dai babilonesi fino al tragico climax del nazismo e del fascismo.

Poi si passa al sorriso, un sorriso antico ed esperto, di chi fin dall’alba dei tempi ha dovuto sfruttare l’ironia per far fronte alle proprie disgrazie e ha saputo riciclare aneddoti e storielle per forgiare una sagace oratoria in risposta al razzismo e alle calunnie.

Lo spettacolo ci avverte anche che il fascismo, il nazismo e il razzismo, che hanno portato alle deportazioni e all’olocausto, non sono poi così lontani e spenti del tutto, ed è come se ci dicesse: fate attenzione, non abbassate la guardia.

Discriminazione razziale, fanatismo politico e religioso, violenza e arbitrio, guerra, fame, sottosviluppo, sfruttamenti e malattie, mietono ancora vittime in tutto il mondo. Ricordare, dunque, per capire i pericoli e riconoscere le ingiustizie, per combatterle insieme, in un grande movimento che unisca tutti gli uomini in un vincolo di solidarietà verso mete di pace, di uguaglianza, di libertà e di giustizia.

Prendono parte allo spettacolo: Gianni Abbate, Ennio Cuccuini e Lorenza Colombi. Musica dal vivo: Stefano Belardi con chitarra, bouzouki e canto, Lorenza Colombi canto.

Teatro Null


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21 gennaio, 2019

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