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Cronaca - I funerali oggi alle ore 15 nella chiesa Santa Maria Nuova - Alle 16,30 l'ultimo saluto anche a Tuscania dove era nato 91 anni fa

Viterbo saluta don Angelo Gargiuli

di Daniele Camilli
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Viterbo – Oggi alle 15 i funerali di don Angelo Gargiuli, alla giuda della più importante parrocchia del centro storico di Viterbo. Dal 1966 al 2013. Santa Maria Nuova, capolavoro del romanico e sede dell’autorità civile viterbese fino alla costruzione di Palazzo dei Priori.


Fotocronaca: La camera ardente per don Angelo Gargiuli


Camera ardente e funerali direttamente nella chiesa di cui è stato sacerdote. La camera ardente, ieri, dalle 10 fino a sera. I funerali nel primo pomeriggio. Presieduti dal vescovo Lino Fumagalli. Alle 16,30 don Angelo tornerà poi nella città dove è nato. Tuscania. Prima un saluto nella chiesa di San Marco. 


Don Angelo Gargiuli


Sacerdote, giornalista e professore. Appassionato di pittura. Da giovane, prima di entrare in seminario, ha fatto anche il ragazzo di bottega.

Don Gargiuli fondò un giornale, Sottobanco, ed è stato viceassistente dell’Azione Cattolica, la più grande associazione laica del mondo cattolico. Voluta, nella seconda metà dell’ottocento, da un viterbese. Mario Fani.

In fondo alla basilica di Santa Rosa c’è un altare dove, su un lato, è riportato lo stemma dell’Azione Cattolica. Probabilmente il solo caso in Italia.

Dal ’66 al 2013. Don Gargiuli aveva 91 anni ed è stato parroco a cavallo di due secoli. Il novecento, secolo breve, e i primi dieci anni del 2000. Con l’avvento dei social network e le tecnologie che hanno rivoluzionato tutte le relazioni sociali. Con una nuova generazione di sacerdoti formati all’istituto teologico dei cappuccini, il convento che si affaccia su piazza Crispi dalla collina alle spalle. Due anni di filosofia e tre di teologia, con sede amministrativa e gli anni di teologia dai giuseppini di San Pietro dove si trova una delle biblioteche più belle e prestigiose di tutta la città dei papi.


Viterbo - La camera ardente per don Angelo Gargiuli


Viterbo – La camera ardente per don Angelo Gargiuli


In tutta la diocesi di Viterbo ci sono 96 parrocchie e 84 sacerdoti diocesani, ossia preti che dipendono direttamente dal vescovo. I religiosi sacerdoti, che appartengono invece a un ordine e devono obbedienza al padre provinciale, sono in tutto 55. Gli studenti avviati al percorso ecclesiastico sono circa 66, 4 seminaristi e 62 religiosi.

Don Angelo prese il posto del fratello Mario, scomparso in un incidente. La piazza, dove dal pulpito a lato della facciata predicò uno dei giganti della filosofia e della Chiesa, San Tommaso D’Aquino, è dedicata a lui. 

E’ stato un punto di riferimento per tutto il centro storico. Il sacerdote di una volta. Don Mario Brizzi da Proceno, classe 1948, ha preso il suo posto sei anni fa, facendo da ponte e cerniera tra una generazione di preti che ha vissuto la guerra e l’ultima cresciuta invece con internet. Attenta inoltre ai beni culturali dove svolge la propria missione pastorale, contribuendo enormemente a conservare luoghi e opere di straordinario valore. Come, ad esempio, stanno facendo gli agostiniani alla Trinità dove stanno lavorando per restituire al pubblico un archivio pieno di documenti importantissimi come quelli custoditi nel complesso in fondo a via Santa Maria Liberatrice.

Don Angelo da questo punto di vista ha anticipato i tempi, tutelando e, con l’aiuto di don Mario, salvando dall’incuria e dall’abbandono veri e propri capolavori dell’arte viterbese. Dal chiostro longobardo agli affreschi all’interno della chiesa. Tutti restaurati. compreso il soffitto con le pianelle dipinte a tempera con motivi floreali.


Viterbo - La chiesa di Santa Maria Nuova


Viterbo – La chiesa di Santa Maria Nuova


Con don Gargiuli se ne va un pezzo della città, soprattutto del centro storico. Completamente diverso da come lui lo aveva conosciuto all’inizio della sua vita sacerdotale. Il cuore della città dove, all’interno delle mura, si concentravano quasi 35 mila persone. Fino agli anni ’80 del secolo scorso. Oggi la popolazione del centro è abbondantemente sotto i 10 mila.

“Un centro spopolato – confessa don Mario, presente alla veglia funebre per tutta la giornata di ieri -. Don Angelo voleva bene ai suoi parrocchiani. Un rapporto diretto, immediato. Al servizio delle persone. Oggi è cambiato tutto, e sono poche le persone rimaste. C’è solo silenzio. Non si sente più neanche il rumore delle macchine”.

Daniele Camilli


Articoli: L’ordine equestre: “Aveva un’impagabile disponibilità e dava un prezioso sostegno spirituale” – Leonardo Michelini: “Un prete moderno, attento e appassionato ai cambiamenti della società” – Don Mario Brizi: “Dedito totalmente alla missione sacerdotale e all’amore per la comunità” – E’ morto don Angelo Gargiuli 


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28 febbraio, 2019

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