Castiglione in Teverina – (sil.co.) – “Scusi, dove abita don Camillo?”, e poi va a derubarlo. L’insolita richiesta, fatta da un forestiero, ha insospettito una parrocchiana che, dopo avergli dato indicazioni, ha chiamato i carabinieri
Vittima don Camillo Gentili, classe 1927, parroco in pensione di Castiglione in Teverina, prossimo ai novant’anni all’epoca dei fatti, il 14 aprile 2016.
È stato condannato a sei mesi e 500 euro di multa il ladro in trasferta a Castiglione in Teverina, tradito dalla insolita richiesta di informazioni sulla casa del prete che, fatta da un forestiero, ha insospettito una parrocchiana.
Imputato un algerino residente a Sirmione, venuto a delinquere nella Tuscia con una vettura presa a noleggio a Arezzo.
– Prima chiede indicazioni e poi va a rubare a casa del prete…
La donna cui il ladro ha chiesto indicazioni proprio sulla piazza centrale del paese ha chiamato i carabinieri per avvisarli dello strano episodio proprio mentre scattava l’allarme, dando preziose indicazioni che, assieme ai filmati della videosorveglianza comunale, hanno permesso in breve ai militari di risalire al bandito.
L’uomo, appena saputo l’indirizzo di don Camillo, si è precipitato a casa sua, spacciandosi per uno di chiesa e rubandogli il portafoglio.
Ieri è stato condannato a sei mesi e 500 euro di multa dal giudice Giacomo Autizi, che lo ha riconosciuto colpevole nonostante la stessa pubblica accusa avesse chiesto l’assoluzione.
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