Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
    • Facebook
    • Twitter
    • LinkedIn
    • Google Bookmarks
    • Webnews
    • YahooMyWeb
    • MySpace
  • Stampa Articolo
  • Email This Post

Viterbo - Salvatore Parlato a Tusciaweb: "Mi sono dimesso dal Crea e dalla Talete volontariamente, saluto tutti"

“Mai più incarichi pubblici…”

di Raffaele Strocchia
Condividi la notizia:

Salvatore Parlato

Salvatore Parlato

Gli uffici della Talete in viale Romiti

Viterbo – Gli uffici della Talete

Roma - La sede del Crea

Roma – La sede del Crea

Viterbo – Salvatore Parlato è determinato: “Mai più incarichi pubblici”. Indagato nell’inchiesta Crea, da lunedì non è più presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria e della Talete, la società che gestisce il servizio idrico nel Viterbese. “Ho lasciato volontariamente – spiega Parlato a Tusciaweb -. Non ero obbligato a rassegnare le dimissioni, se lo fossi stato sarebbero scattate automaticamente”. Il manager, 46 anni, non è più nemmeno commissario del Consorzio industriale di Rieti, incarico che ricopriva da gennaio.

Parlato era ai domiciliari dal 9 marzo, su disposizione del gip di Roma. “Lunedì – sottolinea – mi sono stati revocati dal tribunale del Riesame a cui mi ero rivolto. Ora ho solo una sospensione dai pubblici uffici per un anno. Pur non essendone obbligato, ho comunque deciso di dimettermi dal Crea, dalla Talete e dal Consorzio industriale di Rieti. Il mio è stato un atto volontario, che ho voluto fare da libero cittadino e non da cittadino ristretto da una misura cautelare”. Poi rivela: “Non voglio più avere incarichi pubblici. Mai più. Saluto e ringrazio tutti. Le mie sono state esperienze bellissime, ma finiscono qui”.

Parlato ha un curriculum di tutto rispetto. Nato a Lentini, in provincia di Siracusa, si è laureato in economia e commercio all’Unicatt di Milano. È stato docente in diverse università italiane e coordinatore delle analisi e delle previsioni di consenso su temi di finanza pubblica del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. È stato dirigente della presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica. Consigliere economico del ministero dell’economia e delle finanze, quando a capo del dicastero c’era Tommaso Padoa-Schioppa. Coordinatore della segreteria tecnica dell’assessore all’economia della regione Sicilia, consulente economico del governatore Rosario Crocetta, capo dell’ufficio di gabinetto dell’assessore al bilancio e alle partecipate del comune di Roma, quando era sindaco Ignazio Marino, e assessore al bilancio, alle partecipate e al patrimonio del comune di Catania.

Nel 2015 è stato nominato presidente della Talete. Nel 2017 del Crea, il principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari vigilato dal ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft). Per un paio di anni Parlato è stato commissario straordinario del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, nato dalle ceneri del Cra, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, e dell’Inea, l’Istituto nazionale di economia agraria. Da gennaio 2019 era commissario del Consorzio industriale di Rieti.

Nell’inchiesta sul Crea il manager è indagato insieme ad altre quattro persone: il direttore generale Ida Marandola e tre funzionari. Nelle carte si parla di “gravi irregolarità nella gestione dell’ente”. Il procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo, che prima dell’inchiesta sul Crea ha coordinato quella su Mafia Capitale ed è stato nel pool di magistrati di Mani Pulite, ipotizza i reati di abuso d’ufficio, peculato e falso. “Io sono indagato solo per abuso d’ufficio – evidenzia Parlato -, ma dell’inchiesta non voglio parlare. Ora è diventata una vicenda privata, che desidero rimanga tale. Le dimissioni da tutti gli incarichi significano anche questo: da adesso in poi ciò che mi riguarda rientra nella sfera personale. La mia vita non è più pubblica”.

Ma ora cosa succede al Crea, alla Talete al Consorzio industriale di Rieti? “Non ne ho la più pallida idea”, conclude Parlato, che oggi sarà a Viterbo per incontrare il presidente della provincia Pietro Nocchi.

Raffaele Strocchia


Articoli: Luisa Ciambella (Pd): “Caos Talete, il comune è inerte” – Il presidente della provincia, Pietro Nocchi: “Salvatore Parlato non è più ai domiciliari” – Talete, si è dimesso il presidente Parlato – Giuseppe Fraticelli vicepresidente Talete – Salvatore Parlato è agli arresti domiciliari – Salvatore Parlato rientra dalle Maldive – Il ministro Gian Marco Centinaio: “Crea, sto valutando il commissariamento” – Giuseppe Fraticelli (Cda Talete): “Talete, Parlato è ancora presidente con pieni poteri” – Arresti domiciliari per Salvatore Parlato


Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.


Condividi la notizia:
4 aprile, 2019

                               Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564Informativa GDPR

 

 

Test nuovo sito su aruba container http://tst.lavelina.eu/e-il-nostro-primo-natale-facciamoci-un-in-bocca-al-lupo/