Viterbo – Una sessantina di candidati sindaco e più di uno correrà da solo.
Presentate le liste nei 27 comuni della Tuscia chiamati al rinnovo delle rispettive amministrazioni. Occhi puntati sui due centri più importanti, Civita Castellana e Tarquinia, ma anche altrove si preannunciano scontri (politici) di un certo interesse.
Forse per bilanciare chi non solo non avrà lo scontro, ma nemmeno il confronto. Unico concorrente alla carica di primo cittadino.
In quattro centri della Tuscia gli elettori non avranno alternative. Si troveranno nella scheda un solo nome e relativa lista.
A Cellere Edoardo Giustiniani, a Celleno Marco Bianchi, a Onano Giovanni Giuliani e a Grotte di Castro Piero Camilli sono già virtualmente eletti alla carica di sindaco e con loro l’intero gruppo di candidati consiglieri. Solo virtualmente, però. Quando c’è un solo concorrente, questo deve correre ancora di più, portando ai seggi almeno il 50% degli elettori, affinché la votazione sia valida.
Situazione opposta, dal deserto al sovraffollamento, tanto a Civita Castellana quanto a Tarquinia. Cinque candidati sindaco ciascuno e rispettivamente 9 e 12 liste a sostegno.
Nella città della ceramica, debutta Franco Caprioli, sostenuto da Lega, FdI e una lista civica. Se la vedrà, sempre nel centrodestra, con Domenico Parroccini (FI e Udc), mentre il Movimento 5 Stelle propone Maurizio Selli.
Il candidato del Pd è Antonio Zezza, sostenuto anche da un raggruppamento civico e più a sinistra c’è Yuri Cavalieri, col supporto di Rifondazione Comunista.
A Tarquinia, sinistra divisa fra Maurizio Conversini, col suo Movimento civico e Sandro Celli. Per lui, Democratici per Tarquinia e due civiche. In riva al mare stavolta il simbolo del Pd resta fuori. Almeno per le comunali.
E se la sinistra si divide, altrettanto fa la destra. Come a Civita, anche a Tarquinia si va in ordine sparso. Gianni Moscherini, ex primo cittadino di Civitavecchia ci riprova, dopo essere arrivato al ballottaggio la volta scorsa. Con lui, Fratelli d’Italia e tre civiche.
La Lega ha scelto Alessandro Giulivi, che è appoggiato anche da due raggruppamenti civici.
Il Movimento 5 stelle propone Andrea Andreani. Giovane, promettente e con un nome facile da ricordare. La città viene da mesi di commissariamento. C’è molta curiosità per capire come gli elettori si orienteranno.
Scontro in casa a Bassano in Teverina. All’attuale sindaco Alessandro Romoli si contrappone Antonietta Fronteddu, presidente del consiglio nell’amministrazione guidata da Romoli.
Detto del ritorno di Regino Brachetti a Tuscania, di Franco Vita a Nepi e di Roseo Melaragni a Piansano, diversi sono i giovani che hanno accettato la sfida da sindaco.
Per il dopo Mirco Luzi a Castiglione in Teverina si confrontano Leonardo Zannini e Riccardo Brachetta. Non sono gli unici.
E le donne? Su una sessantina di aspiranti primi cittadini sono sei. Non proprio un numero esaltante. A Calcata, Stefania Pandolfi, uscente, a Capodimonte Vanda Cardarelli, Pamela Portincasa a Farnese, Alessandra Alimelli a Nepi, Miriam Vitangeli a Tuscania e un altro ritorno, quello di Gabriela Grassini a San Lorenzo Nuovo.
Che la campagna elettorale abbia inizio.
Giuseppe Ferlicca
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