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Elezioni amministrative 2019 - Sarà sfida Caprioli - Zezza e Giulivi - Moscherini - A Capodimonte De Rossi vince per 6 voti

Ballottaggi a Civita Castellana e Tarquinia, a Nepi torna Franco Vita

di Giuseppe Ferlicca
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Viterbo – Elezioni comunali nella Tuscia, sarò doppio ballottaggio. A Tarquinia e Civita Castellana nessun candidato sindaco ha superato la fatidica soglia e fra due settimane si torna alle urne.

In riva al Tirreno, uno scontro già visto, tutto interno al centrodestra.

Da una parte Alessandro Giulivi (33,72%), sostenuto dalla Lega e dall’altra Gianni Moscherini (24,30%), col supporto di FdI e civiche.

A Civita Castellana ancora Lega, stavolta insieme a FdI con Franco Caprioli (45,38%) e dall’altra il Partito democratico con Antonio Zezza (20,59%).

Franco Caprioli e Antonio Zezza

Nella patria della ceramica, del centrodestra restano i cocci e a fare le spese della spaccatura è Forza Italia. Il candidato azzurro Domenico Parroccini si ferma all’8,41%, superato anche da Yuri Cavalieri (9,09%) di Rifondazione comunista, mentre il Movimento 5 stelle con Maurizio Selli (16,53%), ha sfiorato il secondo turno.

La Lega è primo partito a Civita. La percentuale non ai livelli delle europee ma comunque gli uomini del senatore Fusco arrivano al 32,55%, seguiti a distanza dal Pd (17,94%) e Movimento 5 Stelle (16,36%). Rifondazione comunista ottiene l’8,95% e Forza Italia si ferma al 7,33%.

Bene Fratelli d’Italia che si attesta al 10,77%, con Alberto Cataldi che incassa 208 preferenze, seguito da Luca Giampieri (152). Cataldi era candidato sindaco, poi si è ritirato per allearsi con la Lega. Candidato sindaco, ma con il Carroccio, prima del cambio con Caprioli, lo è stato anche Valerio Turchetti, il più votato della Lega, 370 prefenze, mentre nel Pd, il capolista Simone Brunelli è a quota 217.

A Tarquinia, la sinistra paga pegno per le sue divisioni. Sconfitto il candidato Pd, anche se aveva preferito rinunciare a simbolo e nome del partito, Sandro Celli si ferma a un modesto 15,97%, con Maurizio Conversini che per poco non lo supera a sinistra, con il 12,73%.

Andrea Andreani (M5s) fa un po’ meglio, 13,27%.

Alessandro Giulivi e Gianni Moscherini

In riva al Tirreno il candidato della Lega arriva al ballottaggio, ma il Carroccio fa meno bene che altrove: 17,57% è il risultato della lista. Qui, però, diversamente da Civita, fa molto bene la civica d’ispirazione leghista anche nel nome, quel Noi per Tarquinia che ricorda Noi per Salvini. Ottiene il 9,42%, a differenza dell’omonima civitonica che si è fermata all’1,63%.

FdI a Tarquinia (10,15%), mentre il Movimento 5 stelle è al 12,02%.

Negli altri 25 comuni al voto non sono mancate le sorprese. A partire da Nepi, dove il proliferare di candidati, ben 5, ha favorito il ritorno di Franco Vita e del centrodestra. Sconfitto l’uscente Pietro Soldatelli (Pd), con pezzi della sua maggioranza confluiti in altre liste.

Un po’ quello che è successo a Tuscania, dove però, Fabio Bartolacci è riuscito a ottenere il bis, fermando, seppure non di molto, un altro ritorno, quello di Regino Brachetti. Un altro ritorno mancato a San Lorenzo Nuovo. Gabriela Grassini, con una lista ad ampio respiro non ce l’ha fatta a fermare l’uscente Bambini. Confermato.

Tuscania - Fabio Bartolacci festeggia con Umberto Fusco

Ritorna, invece, nella vicina Bolsena, Paolo Dottarelli, area centro destra. Sull’altra sponda del lago, a Capodimonte, vittoria d’un soffio per Antonio De Rossi della Lega, sostenuto dal centrodestra. È il nuovo sindaco per soli 6 voti in più della sua rivale Vanda Cardarelli.

Vittorie tranquille a Bagnoregio per Luca Profili, che raccoglie il testimone di Francesco Bigiotti e di Alessandro Romoli a Bassano in Teverina, uno dei pochi comuni dove per le europee Forza Italia non ha sfigurato.

Alessandro Romoli confermato sindaco

Canepina conferma Aldo Maria Moneta, così come Civitella d’Agliano Giuseppe Mottura, mentre la sfida tra i due giovani candidati di Castiglione in Teverina la vince Leonardo Zannini.

Quella appena passata stata la tornata elettorale in cui un anno dopo l’esordio a Viterbo che ha fatto da apripista, la Lega arriva in altri comuni della Tuscia. Conquista Monte Romano, Vejano, Capodimonte e Tuscania, dove dopo averci pensato un po’, ha sostenuto Fabio Bartolacci.

Il Carroccio mette le sue bandierine in diverse amministrazioni della Tuscia e traccia un bilancio positivo, grazie soprattutto all’exploit alle europee. Primo partito nel capoluogo e in molti centri della Tuscia, con oltre il 40% dei consensi e punte oltre il 50.

Viterbo - La Lega festeggia il risultato alle europee

Anche se con un simile risultato, il rammarico è non avere avuto un rappresentante viterbese candidato all’europarlamento. Possibilità d’essere eletto, elevate. 

Sul versante amministrative, invece, da un lato ci sono i comuni conquistati e i due dove il Carroccio della Tuscia è arrivato al ballottaggio e dall’altro qualche tentativo non andato per il verso sperato.

Come Polici a Nepi, Guerrini a San Lorenzo Nuovo, Fronteddu a Bassano in Teverina, Martoni a Monterosi o Landi a Bagnoregio. Ma il grosso della partita si giocherà il 9 giugno con il ballottaggio a Civita Castellana e a Tarquinia.

Giuseppe Ferlicca


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28 maggio, 2019

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