7 Marzo 2018 - 12.00

BASSANO D.G. – Prostituzione e fatture false: 5 arresti, decine di perquisizioni

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Questa mattina oltre 80 militari delle Compagnie Carabinieri e Guardia di Finanza sono stati impegnati nell’esecuzione di una complessa operazione sullo sfruttamento della prostituzione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nell’ambito della quale è stata data esecuzione a:

  • tre ordinanze di custodia cautelare in carcere;
  • due ordinanze di custodia cautelare in regime di detenzione domiciliare;
  • tre informazioni di garanzia a carico di altrettanti indagati;
  • il sequestro preventivo di un appartamento e due autovetture;
  • l’ispezione di 15 appartamenti utilizzati per il meretricio fra le province di Vicenza e Treviso;
  • perquisizioni personali a carico di arrestati e coindagati;
  • decine di perquisizioni in Lombardia e Veneto su luoghi ed aziende collegate ai reati.

L’INDAGINE

L’attività d’indagine ha preso il via dalla raccolta di informazioni dei Carabinieri di Bassano del Grappa, da cui sono emersi diversi casi di appartamenti nel territorio utilizzati per la prostituzione.

Il quadro emerso dal certosino lavoro degli investigatori dell’Arma è quello di una fiorente “organizzazione logistica” al servizio del miglior offerente nel campo della prostituzione. Gli odierni arrestati avevano infatti ideato un astuto sistema di sub-affitto “in nero”: individuati gli appartamenti potenzialmente vantaggiosi sotto il profilo della domanda da parte di donne e/o transessuali dediti alla prostituzione, gli stessi sono stati affittati tramite prestanome a prezzo di mercato, per poi essere proposti a prezzi maggiorati fino al 500% .

IL SISTEMA

Gli odierni arrestati, come accertato dai Carabinieri, hanno contattato di volta in volta donne e transessuali dediti alla prostituzione ricavando i numeri da svariati siti di incontri, proponendo i vari appartamenti declinandone le potenzialità in termini di “flusso di persone” oppure di “ambiente ottimale per la loro attività”, ma non solo. In più di un’occasione i soggetti, a fronte di maggiorazioni ulteriori, hanno adattato anche i locali sulle esigenze rappresentate, modificando ad esempio i colori degli ambienti o la loro disposizione o ancora dotando a richiesta di servizi aggiuntivi quali il Wi-Fi.

Il servizio fornito, osservato durante vari appostamenti da parte dei Carabinieri, è di matrice “all-inclusive”, giungendo persino a ricevere ed accompagnare in loco con automezzi propri le donne ed i transessuali che di volta in volta hanno usufruito dei servizi di quello che potrebbe essere definito uno “smart hosting for prostitution”.

IL GUADAGNO

Proventi di tutto rispetto se si calcola una media di oltre 15 appartamenti, fra Vicentino e Trevigiano, gestiti contemporaneamente per un introito di almeno 2.000 euro mensili per unità abitativa, dunque un annuale che sfiora i 400.000 euro.

GLI ARRESTATI

Quattro le ordinanze di custodia cautelare:

  • il 48enne bassanese Claudio FIORESE, associato in Casa Circondariale Padova, a cui viene sequestrata anche l’autovettura Volvo XC70, utilizzata per il reato;
  • il 45enne bassanese Denis PAVIN, associato in Casa Circondariale Vicenza, a cui viene sequestrata anche l’autovettura Fiat Punto, utilizzata per il reato;
  • la 44enne vibonese ma residente nel vicentino Paolina MAIOLO, associata in detenzione domiciliare;
  • il 69enne trevigiano Galliano NASATO, associato in detenzione domiciliare, a cui viene sequestrato un appartamento di proprietà, utilizzato per il reato.

LE IRREGOLARITA’ FISCALI

Durante il proseguimento delle indagini sono emersi poi profili di irregolarità fiscali a carico di alcuni dei soggetti, elemento che ha portato i Carabinieri a coinvolgere anche il Comando locale della Guardia di Finanza, i cui accertamenti investigativi successivi hanno fatto emergere il reato di “emissione di fatture per operazioni inesistenti” a carico di alcune “cartiere” gestite dagli indagati.

Tale attività ha portato all’esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere del 52enne romano residente nel trevigiano Massimiliano Maria Mastroianni, associato alla Casa Circondariale di Treviso.

Foto e Video dei Carabinieri di Bassano

 

 

 

 

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