Lo spostamento al parco Novi sad del fulcro del mercato della droga, non ha abbassato l’attenzione e l’allarme rispetto ai problemi del parco XXII aprile e sull’asse di via Canaletto dove ha cambiato luoghi, ma non si ferma la piaga della prostituzione di strada

I controlli delle forze dell’ordine ci sono, e sono riconosciuti da tutti, ma dopo due mesi in cui la situazione sembrava leggermente migliorata i problemi legati allo spaccio ed al degrado generato dalla prostituzione di strada stanno di nuovo attraversando con forza il triangolo di territorio compreso tra l’Erre nord, parco XXII aprile e una parte di viale Gramsci. Dove l’area che si affaccia su via Canaletto, rimane buia offrendo il nascondiglio ideale per spacciatori e Acquirenti. Se da qui ci si sposta verso il parco XXII aprile la situazione non cambia. Vedette e persone pronte a spacciare nell’angolo della banca, nei pressi della casa dell’acqua e tra gli alberi del parco, di fronte a via due canali. Dove basta fare manovra per essere avvicinati da venditori stranieri. Presenze tornate fisse anche nel piazzale. La prostituzione che sembra avere abbandonato via del mercato si è tutta spostata sulla già nota per il fenomeno via Finzi arrivando fino ad una zona fino ad ora franca nel tratto di via Canaletto all’altezza della palazzina Pucci, dove le ragazze vittime della tratta nigeriana invadono la strada in cerca di clienti. Problemi riportati questa mattina alla terza riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Problemi che se da un lato fanno emergere le criticità dall’altro rischiano di danneggiare l’immagine di un quartiere in oltre a vivere più di 9000 persone operano decine di attività commerciali, anche attive nel rendere viva e sicura la zona

Nel video l’intervista a Giuliano Stenico, Direttore Ceis Parco XXII aprile