Urlava frasi inneggianti all’Isis e ha minacciato gli agenti della Polizia Penitenziaria. Si tratta di un 28enne tunisino detenuto nel carcere di Modena, che è stato espulso insieme con altri due stranieri perché a rischio radicalizzazione

La minaccia Isis torna a fare paura. Un detenuto del carcere Sant’Anna di Modena tratto in arresto per reati contro il patrimonio è stato individuato come un soggetto a rischio radicalizzazione. Il Ministero dell’Interno ha reso noto  che dopo l’espulsione dell’imam indiziato come uno dei responsabili di un’aggressione avvenuta contro l’onorevole Daniela Santanche, ha individuato sul territorio nazionale tre soggetti ritenuti vicini ad ambienti dell’estremismo islamico e dunque pericoloso per la sicurezza dello Stato. Il primo è un cittadino tunisino di 28 anni che durante la sua detenzione presso la casa circondariale modenese, rifiutandosi di rientrare in cella, ha aggredito il personale della polizia penitenziaria e pronunciato frasi inneggianti all’Isis. Insieme a lui sono stati individuati anche un 24enne gambiano, già detenuto per reati comuni e indiziato per aver militato in gruppi terroristici internazionali e un 22 marocchino con numerosi precedenti, che nell’ottobre del 2017 a Firenze aveva molestato dei passanti al grido di Allah Akbar. I tre sono stati espulsi dal territorio nazionale. Questo tipo di provvedimento dal gennaio del 2015 ad oggi è stato adoperato già 339 volte, 102 casi sono stati registrati solo nel 2018.