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Australia: doppio passaporto, raffica di esclusi da parlamento

(Keystone-ATS) È crisi politica in Australia dopo che l’Alta Corte di Canberra ha stabilito che l’elezione del vicepremier australiano, Barnaby Joyce, e di altri quattro senatori non è legittima in quanto i cinque hanno la doppia cittadinanza.

L’articolo 44 della Costituzione, infatti, stabilisce che i politici non possano candidarsi per il parlamento federale se sono “un soggetto o un cittadino di una potenza straniera”. La loro elezione, dunque, non è valida. A causa della crisi il premier Malcom Turnbull ha posticipato a martedì la sua visita in Israele.

Salvo invece il senatore di origini italiane Matt Canavan, attuale ministro delle risorse. Canavan, nato in Australia da genitori italiani, aveva dichiarato di aver saputo solo lo scorso luglio che la madre aveva ottenuto per lui la cittadinanza italiana per lo jus sanguinis, senza avvertirlo, quando lui aveva 25 anni. La Corte ha stabilito che la sua condizione era dovuta ad un cambiamento a lui non noto nella legislazione italiana in materia di cittadinanza.

Diverso, invece, il caso del vicepremier Joyce, alleato in coalizione con i liberali del primo ministro Malcolm Turnbull che perde così la maggioranza (era solo di uno) dei 150 seggi dalla Camera bassa eletti nel voto federale dello scorso anno.

Il vicepremier ha ora rinunciato alla cittadinanza neozelandese che ha inconsapevolmente ereditato da suo padre ma dovrà affrontare le elezioni supplettive nel suo seggio di New England in dicembre.

La nuova consultazione quindi mette a rischio la tenuta del governo, causando una crisi politica senza precedenti.

La Corte ha anche eliminato quattro dei sei senatori esaminati (dei partiti liberale, nazionale, laburista e dei verdi), tutti cittadini, sia pure a loro insaputa, anche di Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Canada. Fra questi il ministro Fiona Nash del partito nazionale, e il senatore Malcolm Roberts del partito populista One Nations, entrambi anche britannici.

Perdono il seggio anche i verdi Larissa Waters, nata in Canada da genitori australiani, e Scott Ludlam, nato in Nuova Zelanda. I senatori dichiarati ineleggibili potranno essere sostituiti da candidati arrivati dietro di loro nelle preferenze del partito di appartenenza.

Confermata invece la validità dell’elezione dell’indipendente Nick Xenophon, nato da padre cipriota quando l’isola era colonia britannica.

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