di Maurizio Troccoli
Papa Francesco ritorna da Francesco. O quantomeno nella sua terra, l’Umbria. Sarebbe la sua quarta visita ad Assisi e la quinta in Umbria, visti i precedenti del 4 ottobre del 2013, per San Francesco e del 4 agosto del 2016 (per il Perdono di Assisi), poi del 20 settembre dello stesso anno, con i leader di tutte le religioni, nella città del Poverello e, il 4 ottobre del 2016, a Norcia, in visita ai terremotati. Potrebbe superare il record di visite di Papa Giovanni Paolo II che venne nella città serafica per sei volte. Tuttavia è il primo ad esserci stato, tante volte, in un periodo così breve. Tenuto conto che le visite papali in totale sono 40 e 18 i Papi, dal primo che fu Gregorio IX nel 1228, due anni dopo la morte di Francesco.
PAPA A SAN PELLEGRINO: VIDEO
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Scenari Non è ancora chiaro quale potrebbe essere la circostanza e la data, ci si orienta sulla base delle indiscrezioni trapelate e delle pedine mosse sullo scacchiere dell’area ‘diplomatica assisana’. Un invito sarebbe partito dal vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino e questo collocherebbe la visita a fine estate, orientativamente verso settembre. Anche beneinformati dell’alta curia perugina confermano il ritorno di Francesco, pur imponendo il condizionale ‘ecclesiastico’. Una terza pista invece ritorna ad Assisi, non però verso il vescovado ma lungo il sentiero dei frati. Pista che si incrocia infine con le notizie più recenti di un incontro tra la Chiesa ortodossa e cattolica.
FOTO: PAPA FRANCESCO PER IL PERDONO D’ASSISI
VIDEO: PAPA FRANCESCO PER IL PERDONO D’ASSISI
Incontro storico Che non avrebbe il ‘sigillo’ dell’evento epocale se accadesse ad Assisi, senza sminuirne il valore storico. Lo avrebbe invece se si verificasse a Mosca, dove nessun Papa è riuscito a mettere piede, per il veto delle autorità religiose locali. D’altronde Papa Francesco e il patriarca Kirill si sono già incontrati a Cuba nel febbraio del 2016. Prima però di addentrarci sugli scenari che la ‘piccola Onu assisana’ prefigura, il rebus potrebbe essere sciolto riducendo a due le opzioni che riguardano Assisi, la prima a carattere prettamente spirituale, la seconda di tipo anche ‘diplomatico’, con il patriarca.
IL PAPA E TUTTE LE RELIGIONI: VIDEORIASSUNTO
Assisi piccola Onu E veniamo a questo secondo scenario. La notizia diffusa lunedì da Umbria24 vuole il presidente russo Vladimir Putin ad Assisi in occasione di un premio, la ‘Palma d’oro’, che ‘Assisi Pax’ vorrebbe consegnargli per «le aperture di pace». Di certo c’è una delegazione assisana già in visita dall’arcivescovo ortodosso Hilarion Alfeev, presidente del dipartimento delle Relazioni esterne del patriarcato di Mosca e il desiderio dei russi di preservare il carattere spirituale dell’appuntamento con la presenza dei massimi vertici di entrambe le confessioni, quindi il Papa e il Patriarca. Di rimbalzo c’è anche l’ipotesi di un Putin impegnato sulla possibilità della prima visita in assoluto di un Papa a Mosca. Quindi la tappa di Assisi come premessa a questo invito? Qui, l’antefatto è il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, già in visita dagli ortodossi russi.
I precedenti Ma in cos’altro sono coinvolte l’Umbria e Assisi? Che la città del Poverello sia una ‘piccola Onu’, come l’ha battezzata un navigato giornalista di chiesa, lo confermano i numerosi appuntamenti con leader politici, non ultimo quello con la cancelliera Angela Merkel, in programma il 12 maggio. Che sia stata un ponte nelle relazioni tra Chiesa cattolica e ortodossa lo conferma anche l’incontro tra Papa Bergoglio il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Quanto al patriarca russo Kirill i precedenti interpellano Perugia e la storica visita di Kirill, quando ancora Patriarca non era, ma Metropolita e ‘ministro degli esteri’ del patriarcato di Mosca. Fu ricevuto con tutti gli onori il 2 ottobre del 2002 in arcivescovado, in occasione della consegna della laurea honoris causa, in Scienze politiche da parte dell’Università perugina. L’11 luglio del 2011 invece, una delegazione della Chiesa perugina, con i vescovi Paglia e Bassetti (attuale cardinale e presidente Cei) incontrarono, in Russia, Kirill, a nove anni dall’incontro di Perugia. Insomma il dialogo tra la chiesa umbra e quella russa, si basa non soltanto su una storia lontana che affonda nelle lotte iconoclaste (quando giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione), ma su una intensa attività di dialogo anche recente, che si traduce, oggi, in una solida premessa a quello che potrebbe essere un evento epocale.
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