Renzi a Orvieto: “Declinare le tradizioni al futuro, pronti a fare da argine ai populisti”. Bocci: “Renzi leader giusto per il cambiamento”

ORVIETO – Essere orgogliosi delle proprie tradizioni per poi portarle verso il futuro. Matteo Renzi ha aperto l’incontro di Orvieto, al Palazzo del Capitano del Popolo. Un incontro annuale del Centro Studi Aldo Moro per prepararsi sempre ad importanti scadenze. “Di fronte ad un problema, chi si impegna e si sporca le mani per risolverlo è un sincero democratico, chi grida è un estremista”, ha proseguito Renzi.

“Tre anni fa l’Italia era in crisi e ci siamo tirati su le maniche per risollevarla – ha detto Renzi – perché la tradizione o la portiamo nel futuro o la perdete. Rivendicare un passato senza costruire le passioni del domani ci fa perdere. Serve affrontare le difficoltà di oggi. Dobbiamo essere capaci di tenere il nostro DNA e declinarlo completamente”. E poi la prima stoccata al M5S: “La repubblica fondata sul lavoro della Costituzione deve essere attuata ed è messo in discussione da chi vuole fare assistenzialismo con il reddito di cittadinanza”.

“Non scegliere il Pd alle prossime elezioni siamo ad un regalo all’estremismo, è l’argine. Siamo il punto fondamentale di tenuta del sistema. Impostare i prossimi sei mesi si questo perché altrimenti il Pd va in mano a chi crede nelle sirene”. È la conclusione: il cattolicesimo democratico sia il momento e la chiave per il futuro”. Ad aprire l’incontro era stato “Un amore così grande”, cantato da Francesco Renga e un video con le foto dei big della cultura democristiana.

L’avvio è stato affidato al sottosegretario Gianpiero Bocci, che ha parlato di Orvieto come di un “laboratorio” e di un momento per prendere la forza e poi lanciarsi in una sfida. Questa volta la sfida è la campagna elettorale delle politiche. “Ci presenteremo alle elezioni dopo una legislatura tenuta in piedi da uomini del Partito democratico – dice Bocci – Dobbiamo rivendicare le cose fatte in questi cinque anni ma anche rilanciare un progetto politico che abbia nel Pd il punto decisivo per il futuro del paese. Renzi non è solo il segretario del Pd, è la scommessa di cambiamento che in questi anni abbiamo cercato di mettere nell’azione di governo che prova a costruire qualcosa di diverso”. “Il Partito Democratico ha in Matteo Renzi il segretario capace di farlo volare in campagna elettorale”. “Tra poco Renzi partira’ con un treno con cui tocchera’ diverse stazioni. Abbiamo l’ambizione di essere la prima stazione. Matteo Renzi e’ il leader giusto, ha il volto giusto per il cambiamento”, ha aggiunto.

Gli ingredienti di Bocci sono un Partito che guarda al futuro, con un grande leader ma anche con lo stesso “tessuto” che ha fatto vincere Prodi. Ha seguito l’Europarlamentare Gasbarra, che ha chiesto un congresso straordinario del PSE, chiedendo un nuovo umanesimo sociale.

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