Don Matteo giovedì torna in prima serata su Rai Uno

SPOLETO – Ormai sembra tutto pronto per la nuova edizione di Don Matteo che da giovedì prossimo 11 gennaio tornerà in Tv, in prima serata su Rai Uno. Spoleto così potrà approfittare di questa grande vetrina mediatica per farsi conoscere su tutto il territorio nazionale. Sicuramente la più grande operazione di marketing che permetterà di mettere in campo una significativa promozione turistica per la città dopo i terremoti del 2016 che hanno pesato molto sull’economia locale con un crollo dei turisti e di conseguenza una forte crisi di commercianti, ristoranti, alberghi ed agriturismi. Monta quindi l’attesa per la undicesima serie del prete-detective che si articolerà in ventiquattro puntate distribuite in tre mesi. Soddisfatto il presidente dell’associazione Albergatori e dell’associazione commercianti, Tommaso Barbanera che afferma: «In linea di massima dovremmo iniziare a toccare con mano i risultati dell’operazione ‘Don Matteo’ a Pasqua 2018. Si tratta di una grande operazione mediatica che già nel 2016, prima del terremoto, ci permise di registrare un notevole incremento delle presenze». Il costo dell’operazione «Don Matteo» è di 160 mila euro per l’ospitalità della produzione, la troupe e il casting che hanno girato le riprese. «Ma i benefici saranno enormi per l’intero sistema economico ed il particolare il settore del turismo», assicura il presidente Barbanera. «Don Matteo restituirà definitivamente a Spoleto la sua immagine, danneggiata dal sisma. Il settore turistico nei primi sei mesi post-terremoto ha sofferto moltissimo, poi già con il Festival è iniziata la ripresa. Dopo un Capodanno – continua Barbanera – da dimenticare, quello del 2016, quest’anno le strutture recettive della città sono tornate a registrare il tutto esaurito come negli anni precedenti. Il problema principale rimane comunque quello di riuscire a organizzare una calendario di eventi che ci possano permettere di lavorare per tutto l’anno». Perché se le statistiche parlano già di dati incoraggianti per la prossima Pasqua, è indispensabile che i turisti rimangano nella città ducale più a lungo. E per concludere Barbanera lancia una sfida: «Reitero la proposta di organizzare una edizione invernale del Festival dei Due Mondi come avviene ad Orvieto per Umbria Jazz Winter. Da qualche anno l’organizzazione del festival si occupa di promuovere un solo spettacolo, ma non è sufficiente, dovremmo pensare ad una rassegna che inizia a Natale e termina per l’Epifania».

 

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