Marsciano, ci sono gli spazi per la nuova moschea. L’opposizione dice no

MARSCIANO – Non si è ancora spento l’eco delle polemiche per la moschea di Umbertide che ecco arrivarne un’altra, a Marsciano. L’associazione islamica ha acquistato l’ex calzaturificio industriale ed è pronta a chiedere una nuova destinazione d’uso per dar vita al luogo di culto.

Sulle barricate i rappresentanti del centrodestra Francesca Borzacchiello, coordinatrice di Fi, e Andrea Pilati, consigliere comunale. “A fine gennaio, quando con il nostro comunicato stampa abbiamo dato la conferma dell’acquisto di un capannone nella zona industriale di Marsciano da parte della comunità islamica della Media Valle del Tevere, l’Imam inviò immediatamente una smentita ai giornali dichiarando che da parte loro non c’era stato proprio nessun acquisto. Ebbene, il 10 Aprile scorso, la Comunità Islamica ha presentato una Osservazione al P.R.G. per ottenere la Variante di destinazione d’uso da artigianale a luogo di culto. Questa è la trasparenza, la chiarezza ed il rispetto che secondo loro meriterebbero i marscianesi. Nonostante quanto emerso con la questione di Ammeto, con la quale è stata netta e chiara la contrarietà dei cittadini alla realizzazione di una Moschea nella nostra città, siamo passati addirittura dalla possibilità di realizzazione di un centro culturale islamico, alla certezza di una vera e propria Moschea”.

“Ottocento sono i metri quadrati già disponibili, con possibilità di ampliamento. Una superficie enorme, in grado di ospitare centinaia di persone provenienti da tutta l’Umbria, contrariamente alle poche decine di “volti conosciuti da tutti” come aveva provato a farci credere l’imam durante il nostro incontro l’estate scorsa. Tra pochi giorni i cittadini potranno effettuare osservazioni a tutte le richieste di Variante al P.R.G., compresa quella protocollata dalla comunità islamica. Sarà nostro compito e nostra premura, informare tutti di quale sarà l’iter urbanistico e burocratico e di come poter meglio intervenire per far sapere all’amministrazione comunale qual è la volontà della cittadinanza. Lo faremo con incontri pubblici, raccolta firme e quanto altro si renderà necessario. Resta comunque un punto fermo: non un Consiglio Comunale in scadenza il soggetto che può prendersi una responsabilità così grande, specie dopo che abbiamo dimostrato quanta sensibilità ci sia su questo tema. Fra poco più di un anno si andrà al voto, che sia il nuovo Consiglio Comunale, ampiamente legittimato dal voto della comunità marscianese a decidere come gestire la cosa. Questo Consiglio Comunale non può “regalare” ai marscianesi la nuova grande Moschea della Media Valle del Tevere”.

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