Camera commercio: «Riforma dal basso»

Terni, Forza Italia chiede di cambiare i criteri di fusione dell’ente. Nevi: «Processo in capo alla Regione, ascoltare le imprese»

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La proposta di legge parte dall’iniziativa di due deputati di Forza Italia, il ternano Raffaele Nevi e il brindisino Mauro D’Attis, l’obiettivo è comune: modificare i criteri di riordino, (in altre parole di accorpamento) delle Camere di commercio, un processo che – pur essendo stato sospeso da una recente decisione del Consiglio di Stato – rischia di cancellare tra i vari enti camerali italiani anche quello di Terni.

I dettagli

Costruire un percorso che parta dal basso e non soltanto sulla scorta di numeri è, in estrema sintesi, quello che si prefigge la proposta, illustrata lunedì mattina dalla stesso Nevi in una conferanza stampa a cui ha partecipato tutti il gruppo locale di Forza Italia, a partire dagli assessori comunali Stefano Fatale e Sonia Bertocco, il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti, la capogruppo a palazzo Spada Lucia Dominici, il coordinatore provinciale Sergio Bruschini. In pratica, nell’atto si propone che il processo di riordino sia in mano non allo Stato, ma alle Regioni «che – si legge nel documento – hanno facoltà, su proposta di Unioncamere e sentite le organizzazioni imprenditoriali, di recedere dagli accorpamenti già effettuati o in corso, nonché di riorganizzare il proprio sistema camerale, al fine di assicurare unitarietà della gestione delle realtà economiche territoriali».

Le tappe

«Nella scorsa legislatura non si è seguito un percorso di riforma serio – ha spiegato Nevi -, ma ci si è solo prefissi l’obiettivo di riduzione degli apparati, con un guadagno che per lo Stato è uguale a zero. Dove funzionano, le Camere di commercio sono invece un presidio importante per le imprese del territorio. È dunque fondamentale progettare e interloquire con le istituzioni locali, soprattuto per una città come Terni, che è una delle realtà industrali più importanti del Paese». Da qui l’appello alla Regione a fermare «questa folla corsa alla riorganizzazione» da parte di Nevi, che ha anche sottolineato che fino a che l’atto non sarà ‘licenziato’ dall’ufficio legislativo della Camera Forza Italia è disponibile anche ad apportate modifiche migliorative al testo, se ci saranno proposte in queste senso. Nel frattempo sarà fatta pressione affinché l’argomento sia messo in calendario almeno nella commissione Affari istituzionali della Camera.

Altri temi

A palazzo Spada il tema sarà invece al centro del consiglio comunale di giovedì. «Muoviamoci in modo efficace su varie livelli – ha detto la capogruppo Dominici -, grazie alla sospensione decisa del Consiglio di Stato abbiamo tempo a disposizione per promuovere una maggiore mobilitazione contro questo processo di spoliazione delterritorio. È opportuno invertire il trend per far tornare la città protagonista». Ma visto lo schieramento dello stato maggiore ternano del partito di Berlusconi (in ‘platea’ ad ascoltare c’erano invece il presidente della Camera di commercio Giuseppe Flamini, il vice Giuseppe Malvetani, il segretario generale Giuliana Piandoro e Sandro Corsi, coordinatore del Comitato contro la soppressione) era inevitabile che durante la conferenza stampa si facesse riferimento alle recenti fuoriuscite in consiglio comunale tra i banchi forzisti e ai riflessi in maggioranza.

«No» pettegolezzi

«A noi il gossip non interessa – ha spiegato l’onorevole Nevi -, piuttosto ci interessano i problemi delle gente. Nell’amministrazione comunale ternana, che sta lavorando bene, c’è piena e totale sintonia, il cambiamento già si percepisce. Se poi qualcuno a livello personale decide di tradire gli elettori, è un fatto che riguarda lui e la sua coscienza. Chiunque abbandona la nave ci rimette le penne, la gente non è scema. Quindi non è vero che perdiamo consenso, né si può parlare di rimpasti». Quanto ai rapporti a livello nazionale con le forze di governo, «con la Lega l’interlocuzione è quotidiana, con i Cinque Stelle i rapporti non esistono». «La maggioranza sta lavorando serenamente – ha ribadito anche la Dominici -, c’è massima solidarietà e condivione dei progetti per rispettare il programma. Forza Italia compenserà la diminuzione dei consiglieri dando il massimo nel lavoro quotidiano».

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