Perugia, città divisa: doppia manifestazione

Corteo di CasaPound intorno alla stazione di Ponte San Giovanni. L’Anpi rilancia con un presidio colorato a cui hanno aderito più di 27 associazioni

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Corteo e contro corteo. Un sabato ‘impegnativo’ per le forze dell’ordine ma anche per la frazione di Ponte San Giovanni. Nonostante l’acqua, infatti, è stato confermato il doppio appuntamento con la manifestazione di CasaPound che, alle 16, ha sfilato per le vie della frazione alla periferia perugina.

LE INTERVISTE AL CORTEO DI CASAPOUND E AL ‘CONTROCORTEO

Contro corteo E per un colore che manifesta, c’è tutta una città che reagisce e ha organizzato una contro manifestazione a cui hanno aderito decine e decine di associazioni. Sotto alla bandiera “Perugia è ora e sarà sempre antifascista” il presidio promosso dall’Anpi al parco Bellini, nei pressi della piscina comunale, ha visto lo schieramento di sindacati, comitati, partiti e semplici cittadini assieme, appunto, a tante associazioni «per rispondere al corteo di CasaPound e alle moltissime azioni squadriste e fasciste che scuotono la nostra penisola e in difesa degli ideali repubblicani e democratici che contraddistinguono la nostra carta costituzionali».

LE FOTO DELLA GIORNATA

La tensione Il ‘contro corteo’, infatti, non aveva le autorizzazioni necessarie e c’è voluta una lunga trattativa per trovare un compromesso accettabile per tutti: alla fine – anche per evitare possibili incroci pericolosi – la decisione è stata quella di aspettare che CasaPound concludesse la sua sfilata per far partire l’altra.

Il PD «Sta pian piano passando l’idea che vari soggetti di diretta ispirazione fascista siano interlocutori politici al pari di tutti gli altri: sempre più spesso compaiono nei talk show, nella cronaca politica, finendo per apparire normali interlocutori della vita politica del Paese. Per questo, senza inventarci niente di nuovo, ma semplicemente richiamando quel che c’è scritto nella nostra Costituzione, occorre ribadire con forza che non possono avere diritto di cittadinanza nella nostra democrazia forze politiche fasciste, semplicemente perchè la nostra democrazia esiste ed è tale in quanto antifascista». Così, in una nota, il Pd di Perugia.

L’iniziativa «Va in questa direzione – si legge ancora – l’iniziativa messa in campo dal Pd Umbria che, ispirandosi all’esperienza del Comune di Marsciano, chiederà a tutti i Comuni dell’Umbria di approvare atti amministrativi che inibiscano l’utilizzo di spazi pubblici ad associazioni che si ispirino a simbologie e ideologie neofasciste o che esibiscano e pratichino forme di discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale. La riteniamo un’iniziativa importante e dall’alto valore simbolico e proprio per questo la segreteria e il gruppo consiliare del Pd cittadino si mobiliteranno nei prossimi giorni perché anche la giunta di Perugia prenda posizione contro chi risponde con la violenza, con l’odio e con il razzismo ai grandi problemi del nostro tempo e perché quello dell’antifascismo non sia un terreno di battaglia solo per il Partito Democratico. Vogliamo far valere le ragioni del dialogo, dell’integrazione, del rispetto e dell’impegno civico, auspicando che l’amministrazione comunale mostri sensibilità per questi temi e risponda positivamente alle nostre sollecitazioni».

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