Diciotti, migranti si allontanano da Otricoli

In tre hanno lasciato la struttura: due hanno dato notizie di sè e stanno rientrando, l’altro è irrintracciabile. Pronti i corsi di lingua italiana

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Di loro si erano perse le tracce tra giovedì sera e venerdì mattina: tre dei quattro cittadini eritrei sbarcati dalla Diciotti e accolti ad Otricoli si sono allontanati volontariamente, senza dare notizie, dalla struttura in cui sono ospitati. Due di loro, comunque, sabato mattina hanno fatto sapere ai volontari dell’associazione San Martino, che si occupano della loro accoglienza, che stanno rientrando alla ‘base’.

La spiegazione

«Siamo andati a cercare alcuni parenti a Roma» hanno detto i due, secondo quanto riferisce il presidente dell’associazione San Martino, Francesco Venturini. Il terzo, invece, rimane ancora irreperibile. «Avrebbero dovuto informarci dell’allontanamento, siamo venuti a saperlo dai vicini della struttura in cui sono ospitati» spiega Venturini, ricordando che comunque i migranti non hanno alcun vincolo che li costringe a rimanere nelle strutture di accoglienza.

L’iter

I quattro cittadini eritrei nei giorni scorsi sono stati sottoposti a tutte le verifiche sanitarie del caso e sono stati accompagnati in questura, a Terni, per il rilascio dei documenti. A breve inizierà il percorso di inserimento che, come primo step, prevede l’insegnamento della lingua italiana. Coloro che sono rimasti si recheranno tre giorni la settimana con l’autobus a Narni per partecipare ad un corso di alfabetizzazione già attivato; per altre due giornate seguiranno le lezioni a Otricoli, in alcuni locali del Comune, grazie all’aiuto di una persona che si è offerta volontaria. «Sempre che decidano di rimanere, visto che molti eritrei preferiscono spostarsi nel nord Europa» aggiunge Venturini. Finora la convivenza con gli abitanti di Otricoli non ha riscontrato problemi ed i quattro sono potuti entrare in contatto con una famiglia eritrea già ospitata in paese.

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