Nuovo bazar etnico: «Siamo preoccupati»

Perugia, un ‘afro-market’ al posto di una parrucchiera nonostante continue denunce. Mori, Pd:«Riqualificazione solo a parole»

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Ci sono aperture di cui la città si rallegra. Altre, per cui lo si può fare molto meno. E’ il caso di via Sicilia dove la notizia dell’avvio di un nuovo negozio etnico si sta diffondendo nella zona non senza generare qualche allarmismo tra i residenti che, da tempo, portano avanti una battaglia giornaliera contro spaccio, droga, prostituzione e criminalità, in sinergia con le forze di polizia.

Il nuovo negozio, secondo quanto dichiarano alcuni cittadini, aprirà i battenti andando a sostituire una parrucchiera, proprio a pochi passi dalla stazione di Fontivegge, in via Sicilia, già zona densamente popolata e dove, per questioni di sicurezza, i residenti già da tempo si avvolgono dell’ausilio di una società di vigilanza privata, per presidiare gli accessi ai palazzi e ai garage e per scoraggiare la presenza di malintenzionati e persone senza fissa dimora. A volte neanche la presenza fissa dei vigilantes, però, è sufficiente.

Big mama Ben noto alle cronache è stato poi l’afro market che lo scorso agosto è stato chiuso dalla polizia dopo che gli agenti hanno applicato alla titolare, una 39 enne italiana ma di origini nigeriane, la misura preventiva della sorveglianza speciale. Già nel 2015 la donna era finita nel mirino delle forze dell’ordine perché il negozio etnico che gestiva era diventato una base logistica per gli spacciatori nigeriani che si contendevano la piazza con i magrebini. A quel tempo, durante una mega retata, finirono in manette 24 persone mentre la titolare si era spostata in piazza del Bacio per aprire un nuovo bazar.

Risse ed esposti Ma le cronache riportano anche di altri casi analoghi di negozi e alimentari gestiti da stranieri poi chiusi per mancanza di licenze, spaccio, rapine e furti, oltre alle numerose segnalazioni fatte dai residenti per urla e risse, bagordi fino a tarda notte e frequentazioni poco rassicuranti. Della vicenda ora si è interessata anche la consigliera del Pd Emanuela Mori che, con un’interrogazione rivolta alla giunta, intende riaccendere i riflettori sul quartiere di Fontivegge e sulle sue criticità.

Interrogazione «L’amministrazione continua a formulare proclami sulla riqualificazione di Fontivegge – spiega – ma purtroppo i residenti sanno che la realtà è ben diversa. Nella zona di via Sicilia molti negozi soffrono a causa della crisi economica e del degrado dell’area, e sono tantissimi gli immobili che risultano sfitti. Locali commerciali di questo tipo – prosegue – hanno già creato non pochi problemi ai residenti, sia per gli orari di chiusura, ben oltre le undici di sera, che per la tipologia di avventori. Risse e disturbo della quiete pubblica sono all’ordine del giorno, una nuova apertura di questo tipo rischia di andare ad acuire i problemi di un quartiere, Fontivegge, che nonostante i proclami sulla riqualificazione della Giunta Romizi rischia di fare un considerevole passo indietro sulla lotta a spaccio e degrado. Spero che Sindaco e Giunta raccolgano le segnalazioni e le preoccupazione dei cittadini vigilando sul rispetto delle regole e degli orari».

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