Un incubo cominciato questa estate - a luglio - e che dopo qualche settimana di tranquillità si è nuovamente e drammaticamente materializzato per una donna di 40 anni della provincia di Padova.

"Hanno messo ai domiciliari a un chilometro da casa mia l'uomo che ha giurato di uccidermi: ho paura e nessuno mi aiuta", racconta la 40enne.

A riportare la storia è Il Gazzettino.

La donna a luglio ha ospitato in casa sua un amico rimasto senza un tetto. Quando lui le ha detto di amarla ed è stato respinto ha cercato di darle fuoco. Arrestato, mentre era in caserma ha anche minacciato la 40enne davanti ai militari: "Tornerò per completare l'opera".

"Ha detto di amarmi, e quando gli ho risposto che per me non era lo stesso, si è ubriacato, ha spaccato finestre e gazebo e qualche giorno dopo ha appiccato il fuoco alla porta di casa, mentre io ero dentro. E poi, in caserma, ha avuto anche la sfrontatezza di minacciarmi davanti ai carabinieri", ha raccontato la donna.

Passata qualche settimana in cella, l'uomo - 46 anni - è finito ai domiciliari. Non avendo una casa di proprietà, è stato ospitato da un sacerdote a un chilometro dall'abitazione della vittima.

Che ora è "terrorizzata" dall'idea di poterselo ritrovare davanti.

Non basta il divieto di avvicinamento per tranquillizzarla: "Sì, posso chiamare i carabinieri - ha spiegato - ma cosa può succedere mentre li aspetto? Cosa può succedere se non arrivano in tempo? Non sono stata aiutata, non mi sento tutelata".

La 40enne sta anche pensando di trasferirsi all'estero, "così non si può più vivere". E sta assumendo farmaci per poter stare un po' più tranquilla: "La mia vita è rovinata".

(Redazione Online/L)
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