Dopo la visita in Myanmar e l'incontro con il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, attuale consigliere di Stato e ministro degli Esteri del Paese, Papa Francesco prosegue il suo viaggio in Asia.

L'aereo con a bordo il Pontefice è atterrato intorno alle 10 (ora italiana) a Dhaka, in Bangladesh.

Al suo arrivo è stato accolto dal presidente, Abdul Hamid, e da altre autorità politiche e civili.

Nella capitale bengalese il Santo Padre ha visitato il National Martyr's Memorial di Savar, con il mausoleo di quello che viene considerato il padre della patria, Mhjibur Rahman, artefice della guerra d'indipendenza dal Pakistan del 1971.

Poi si è recato al palazzo Bangabhaban, dove davanti al presidente Abdul Hamid e ad altre autorità locali ha parlato della crisi dei Rohingya, la minoranza di religione musulmana oggetto negli ultimi mesi di persecuzioni da parte del governo del Myanmar.

Il Santo Padre ha elogiato lo "spirito di generosità" e lo "slancio umanitario" con il quale il Bangladesh si è speso "a favore dei rifugiati affluiti in massa dallo Stato di Rakhine, provvedendoli di un riparo temporaneo e delle necessità primarie per la vita".

Ha poi rivolto un appello alla comunità internazionale affinché "attui misure efficaci nei confronti di questa grave crisi, non solo lavorando per risolvere le questioni politiche che hanno condotto allo spostamento massivo di persone, ma anche offrendo immediata assistenza materiale al Bangladesh nel suo sforzo di rispondere fattivamente agli urgenti bisogni umani".

NESSUNA NOTIZIA DEL PRETE SCOMPARSO - Ancora nessuna notizia di padre Walter William Rosario, il prete cattolico scomparso lunedì scorso alla vigilia della visita del Santo Padre.

Si teme che il 40enne, sacerdote a Bonpara, nel distretto di Natore, possa essere stato rapito da un gruppo islamista.

(Redazione Online/F)

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