Il tempo della Grosse Koalition al governo della Germania sembrava tramontato.

Invece, un nuovo patto tra cristiano-democratici e socialdemocratici appare oggi una delle ultime opzioni per superare lo stallo, formare il nuovo governo ed evitare un prematuro ritorno alle urne, visto che a quattro mesi dalle politiche Angela Merkel non è ancora riuscita a trovare i numeri per creare il suo quarto esecutivo.

L'ipotesi di un'alleanza "Giamaica" (dal colore dei tre partiti, che richiama la bandiera dell'isola caraibica) con Verdi e liberali è infatti naufragata e ora, giocoforza, il partito della cancelliera e gli alleati bavaresi della Csu si vedono costretti a tornare alle origini.

Ovvero, a trattare con la Spd di Martin Schulz, nonostante i proclami, in campagna elettorale, sulla Grande coalizione (che ha caratterizzato gli ultimi governi) più volta definita "un'esperienza chiusa".

Invece, Merkel e Shulz tornano a dialogare.

Incontri - al momento solamente "esplorativi" - sono previsti in questi giorni.

Poi, nel caso ci siano i presupposti, inizierà il negoziato vero e proprio.

"Siamo tutti consapevoli della nostra responsabilità verso il futuro della Germania e dell'Europa", ha detto il segretario generale dell'Spd Lars Klingbe.

Intanto, all'interno della Cdu cresce il fronte critico nei confronti della Merkel,accusata di aver tenuto una linea troppo morbida nei confronti dell'accoglienza ai migranti, facendo perdere voti ai moderati e favorendo l'estrema destra Afd, entrata per la prima volta in Parlamento, ma subito esclusa da ogni trattativa per la formazione del nuovo governo.

(Unioneonline/l.f.)
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