È stata benedetta all'obitorio del cimitero di Poggioreale, a Napoli, invece che nella parrocchia del quartiere Secondigliano la salma di Luigi Capasso, il carabiniere responsabile della strage di Cisterna di Latina.

L'uomo, 43 anni, ha sparato alla moglie Antonietta Gargiulo, ora in gravi condizioni, e ucciso le figlie di 7 e 13 anni. Poi si è tolto la vita.

La benedizione della salma, che si sarebbe dovuta tenere in chiesa, è stata spostata all'ultimo momento per volontà della famiglia.

La decisione non è stata adottata dalla questura di Napoli.

LE CONDIZIONI DELLA MOGLIE - Restano stazionarie, ma gravi, le condizioni di Antonietta Gargiulo, moglie del carabiniere, ricoverata al San Camillo di Roma.

Giovedì la 39enne si è sottoposta a un intervento maxillo-facciale alla mascella sinistra, colpita da un proiettile.

La donna, sotto sedazione, ancora non sa che le due figlie sono morte.

RITROVATA UNA BUSTA CON SOLDI - Altre novità, intanto, emergono sulla strage, avvenuta a Cisterna di Latina due giorni fa, comprese quelle che arrivano dall'indagine interna aperta dall'Arma.

Capasso, si è saputo, si era sottoposto a una visita medica ed era stato dichiarato idoneo al servizio; quando aveva chiesto un alloggio in caserma, data la situazione familiare - i coniugi si stavano separando - gli era stato offerto anche un supporto psicologico, ma aveva rifiutato dicendo che era già seguito da uno specialista privato.

Alla visita la commissione gli aveva assegnato otto giorni di riposo.

La moglie aveva presentato due esposti nei suoi confronti, perché aveva paura di quell'uomo, e non voleva nemmeno che vedesse le figlie.

Nell'abitazione del militare sono state trovate alcune buste, con messaggi indirizzati ai familiari. Una di queste, invece, conteneva un assegno da 10mila euro: i soldi, aveva scritto, "per il funerale mio, di Antonietta e delle nostre figlie".

(Unioneonline/s.s.)

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